Tennis

Cahill omaggia Sinner: “Saggezza senza eguali, l’Italia sia fiera di lui”

Bellissima intervista rilasciata da Darren Cahill che elogia Jannik Sinner dopo tutte le avversità affrontate nell'ultimo anno
Simone Vagnozzi, Jannik Sinner e Darren Cahill
Simone Vagnozzi, Jannik Sinner e Darren Cahill (Getty Images)

Intervistato da Caroline Garcia nel suo podcast “Tennis Insider Club Podcast”, Darren Cahill dimostra di provare una enorme stima e affetto nei confronti di Jannik Sinner: “Ha affrontato una situazione complicata e, anche se sapeva di non aver fatto nulla di sbagliato, non conosceva quale sarebbe stato il verdetto finale. L’Italia deve essere fiera di lui”.

La saggezza di Sinner

Nel momento in cui il caso di doping è diventato di pubblico dominio, l’australiano rivela che è stato l’azzurro a rassicurare tutto il team con la sua saggezza: “Non preoccuparti delle critiche di chi non accetteresti consigli’. Questa è una frase già nota, ma il fatto che sia venuta da lui che ha solo 23 anni mi ha colpito. È un ragazzo maturo, un bravo ragazzo. L’Italia è giustamente fiera di lui, e non c’è nulla di cui non essere orgogliosi. Alcuni giocatori portano i problemi che hanno nella vita di tutti i giorni sul campo e non riescono a performare bene. Altri, invece, riescono a separare le cose. Per loro, quando entrano in campo, tutto il resto scompare. Pensano solo: “Ok, c’è un avversario dall’altra parte, questo è ciò che devo fare oggi. Amo fare questo”. Ed è ciò che lui ama fare. Questo è lo scopo principale nella sua vita: competere, giocare e divertirsi. Ha affrontato una situazione complicata e, anche se sapeva di non aver fatto nulla di sbagliato, non sapeva quale sarebbe stato il verdetto finale. Ha attraversato un periodo difficile negli ultimi 12 mesi e il nostro compito è stato quello di proteggerlo, fargli capire che non ha fatto nulla di sbagliato e che può sempre camminare a testa alta negli spogliatoi, fiero della persona che è. Questo è stato un aspetto fondamentale per noi come squadra. È un ragazzo molto maturo per la sua età sotto molti aspetti, ma resta comunque un giovane con bisogno di vivere. E questo è fondamentale: i giovani devono essere se stessi, devono poter vivere la loro vita senza che il tennis li consumi completamente. Se fai in modo che tutto ruoti solo attorno al tennis, diventa una relazione tossica. Magari reggi per qualche anno, ma alla fine finirai per odiarlo”.

L’emozione del 1° Slam

L’aussie parla, poi, anche della prima vittoria Slam del nativo di San Candido: “Vedere ciò che ha fatto l’anno scorso agli Australian Open, quando è riuscito a rimontare due set contro Medvedev, è stato straordinario. Medvedev stava giocando in modo incredibile e Jannik ha cambiato completamente il suo gioco. Sapevamo che avrebbe giocato in modo più aggressivo perché era stanco, mentre Sinner stava meglio fisicamente. È stato incredibile vederlo ribaltare la situazione con una tale calma. Io stesso pensavo: ‘Come fai a farlo? Io impazzirei!