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Binaghi controcorrente: “L’accordo Sinner-WADA certifica la sua innocenza”

Nonostante la squalifica di tre mesi accettata da Jannik Sinner, il presidente della FITP Angelo Binaghi cerca di guardare il bicchiere mezzo pieno
Angelo Binaghi
Angelo Binaghi (Getty Images)

Su una sponda c’è Nick Kyrgios e sul versante completamente opposto troviamo Angelo Binaghi che è intervenuto sull’accordo siglato da Jannik Sinner con la WADA che prevede tre mesi di sospensione per il numero uno al mondo.

Il parere di Binaghi

Il presidente della FITP, Angelo Binaghi, è convinto che l’intesa raggiunta certifichi l’innocenza del nativo di San Candido: “Questo accordo tra le due parti certifica l’innocenza di Jannik, la sua assoluta non colpevolezza e gli consente finalmente di rasserenarsi e pianificare il suo futuro con un grande rientro agli Internazionali BNL d’Italia a Roma dove tutta l’Italia lo accoglierà come merita”.

Il rammarico per quello che Sinner ha dovuto passare

Il cagliaritano cerca anche di mettersi nei panni di Jannik: “Questa vergognosa ingiustizia ci rende felici perché il primo pensiero è per il ragazzo che vede finire un incubo. Resta il rammarico per tutto quello che ha dovuto passare e per tutto il tempo che Jannik ha dovuto trascorrere con questo macigno. Se non altro, questo sarà forse l’ultimo grande errore della WADA che, come sappiamo, ha già deciso di cambiare le regole che hanno costretto Jannik ad accettare un compromesso che, anche se non riconosce alcuna sua responsabilità, è veramente ingiusto”.