Australian Open, Zverev e la piuma: “Frustrante anche se forse l’arbitro aveva ragione”
Partita più complicata del previsto per Alexander Zverev nei quarti di finale dell’Australian Open con Tommy Paul in cui ha rischiato seriamente di perdere i primi due set: “Onestamente, non so come ho fatto a vincere oggi. Avrei dovuto essere sotto di due set a zero. Tommy ha giocato meglio di me, ma sono comunque riuscito a trovare la soluzione per vincere i primi due parziali“.
La richiesta di Zverev negata dagli organizzatori
Il tedesco ha rivelato di non gradire le partite in diurna, ma gli organizzatori di Melbourne hanno respinto la sua richiesta di giocare il match serale: “Adoro giocare partite qui a Melbourne. Ho più difficoltà quando gioco durante il giorno, avevo chiesto di giocare in sessione serale, ma questa richiesta mi è stata rapidamente rifiutata considerato che hanno preferito metterci due dei migliori giocatori che abbiano mai toccato una racchetta. Novak è il più grande di tutti i tempi e Carlos sarà tra i più grandi quando terminerà la sua carriera. È uno scontro di generazioni, hanno giocato finali del Grande Slam l’uno contro l’altro e la finale dei Giochi Olimpici l’anno scorso”.
L’episodio della piuma
In ultimo, il teutonico ha parlato del curioso episodio che ha visto il giudice di sedia far ripetere un punto a causa della presenza di una piuma che volava nell’aria: “Per me è stato frustrante perché Tommy aveva servito la seconda ed eravamo nel corso dello scambio: mi sono arrabbiato e ho preso un warning perché non credo che una piuma possa incidere sul gioco e non mi era mai capitato un episodio del genere. Non so, però, come sia di preciso il regolamento per cui è possibile che l’arbitro abbia fatto bene a interrompere il punto e a farcelo rigiocare”.