Tennis

Australian Open, Sinner rassicura tutti: “Solo un crampo”

Nessun problema fisico per Jannik Sinner nella semifinale con Ben Shelton in cui ha chiamato il fisioterapista nel corso del 3° set
Jannik Sinner
Jannik Sinner (Getty Images)

Parte dal primo difficoltoso set, vinto al tie-break, l’intervista con Jim Courier di Jannik Sinner dopo la seconda finale consecutiva raggiunta all’Australian Open: “Non ne ho idea di come ci sia riuscito a rimetterlo in piedi, è stato un set molto duro e cruciale. Oggi secondo me non ha servito al meglio e come avrebbe voluto, entrambi abbiamo risposto meglio di come abbiamo servito. Il primo parziale è importantissimo, ti dà un po’ di fiducia perché eravamo entrambi un po’ tesi. Sono felice di come ho gestito le emozioni, il pubblico è stato straordinario, grazie come sempre. Sono contentissimo di essere di nuovo in finale”.

Sinner assicura che ha avuto soltanto un crampo

Nessuna preoccupazione per l’intervento del fisioterapista nel corso del 3° set: “Qualche piccolo crampo, c’era un po’ di tensione. Anche lui ha sofferto un po’, cercavo di spostarlo il più possibile. Queste partite possono anche allungarsi e sono felice di aver chiuso in tre set”.

Il ringraziamento a Cahill e Vagnozzi

Belle parole quelle che l’azzurro dedica, poi, ai due coach Darren Cahill e Simone Vagnozzi, ricordando il cambiamento avvenuto quasi tre anni fa: “Tutti gli allenatori che ho avuto hanno comunque svolto un gran lavoro. È stato un momento difficile quando ho deciso di cambiare nel 2022 dopo Melbourne, ma avevo fatto scelte importanti anche quando avevo 13 anni. Adesso ho un team fantastico che mi ha permesso di diventare un giocatore diverso e migliore. Sono due coach diversi fra loro, Darren da giocatore era arrivato intorno alla top 30, Simone era 161 al mondo. Darren lo diceva anche quando giocava che sarebbe voluto diventare un grande allenatore e ci è riuscito (NdR Risate di Sinner e Cahill). Non siamo solo un team che lavora insieme, siamo anche una famiglia. Darren farà l’ultima stagione da allenatore e sono contento che avremo di nuovo una possibilità di lottare per il titolo. La stagione è ancora lunga, ma è bello che succeda qui. Non voglio dimenticare poi il mio fisioterapista e il preparatore atletico, altrimenti si offendono (NdR Altra risata di Sinner)”.

E ora Zverev

L’ultimo pensiero va, ovviamente, già alla finale di domenica con Alexander Zverev: “Sarà una partita difficile, abbiamo avuto match lottati in passato, può succedere di tutto. È un giocatore incredibile e sta cercando di vincere il suo primo Slam: di sicuro, ci sarà molta tensione”.