Tennis

Australian Open, Sinner pronto per Zverev: “Sarà una battaglia mentale”

Il pensiero di Jannik Sinner è, già, rivolto alla finale di domenica con Alexander Zverev
Jannik Sinner
Jannik Sinner (Getty Images)

Conferenza stampa tranquilla per Jannik Sinner, contento e sollevato dall’aver chiuso in tre set la semifinale dell’Australian Open con Ben Shelton: “Il primo set è stato cruciale, sapevo che era molto importante, soprattutto quando stava servendo per il set. Nel tie-break ho cercato di giocare in modo molto solido e mi ha dato fiducia per i due set successivi. Sono quindi molto contento”.

Con Zverev sarà una battaglia mentale

Impossibile non pensare alla finale di domenica con Alexander Zverev: “Prima di tutto, sarà una battaglia mentale. Abbiamo già giocato qualche volta e sarà una partita difficile per entrambi. Penso che abbia giocato un tennis incredibile per arrivare in finale: è difficile dire chi sia il favorito perché tutto può succedere, ma sono tutte domande che troveranno risposta domenica. Mi sono trovato nella posizione di giocare le finali dei Major ed è positivo, anche Zverev si è trovato in questa situazione: le finali sono un po’ diverse, ma sono giornate molto emozionanti. La domenica, quando si arriva in finale, non importa quanto sia grande il torneo, c’è sempre una bella sensazione e ci sono soltanto due tennisti in gara, si cerca solo di giocare il miglior tennis possibile. Cercherò di godermi questi momenti: ho vinto sei partite difficili e le finali sono sempre speciali per cui è un onore essere protagonista”.

Un pensiero per Djokovic

L’azzurro parla, poi, di Novak Djokovic: “Mi stavo riscaldando, ho saputo cos’è successo in seguito: è molto spiacevole vedere questo tipo di cose, soprattutto nelle semifinali degli Slam. Ma se Novak si ritira significa che ha grossi problemi. In passato ha vinto qui con qualche problema fisico e ha sempre cercato di fare del suo meglio, ha dato tanto fino ad ora nella sua carriera per questo sport per cui gli auguro una pronta guarigione”.

Il n. 1 non ha cambiato Sinner

In ultimo, il campione altoatesino riflette su quello che è accaduto nell’ultimo anno e l’obiettivo per il futuro: “Ovviamente è un’ottima posizione trovarsi al n. 1 rispetto a dodici mesi fa. So anche che ho 23 anni e che non sono perfetto per cui devo ancora migliorare: ho alcune aree in cui posso migliorare ed è per questo che lavoriamo. A volte si hanno dei problemi e allora si cerca di capire cosa è meglio per quel giorno e si cerca di andare avanti”.