Australian Open, Shelton si illude: “Vicino ai migliori”
Conferenza stampa interessante quella di Ben Shelton dopo la sconfitta con Jannik Sinner nella semifinale dell’Australian Open maschile: “Sono molto deluso per il primo parziale perché mi sono guadagnato da vivere nel circuito, sapendo come chiudere i set, ed è molto insolito per me non averlo fatto con due set-point sul mio servizio. Quando giochi contro il n. 1 al mondo hai poche opportunità e devi sfruttarle perché lui, poi, alza il suo livello”.
L’illusione di Shelton
Magari per rincuorarsi dopo il k.o. in tre soli set, il mancino statunitense si lancia in una valutazione un po’ troppo ottimistica: “So che sono vicino e che il mio livello è vicino a quello dei migliori. Credo in me stesso e voglio affrontarli in questi tornei: Sinner, Alcaraz e Novak vincono anche nelle giornate storte e io mi sto avvicinando a essere capace di farlo. Sono deluso perché se avessi vinto il 1° set magari saremmo arrivati al quarto o quinto per cui la prossima volta che avrò un set-point andrò dritto per l’ace”.
Buono l’approccio mentale
In ultimo, il nativo di Atlanta ripercorre il match con l’azzurro: “Non ero più nervoso che in altre partite, sono sorpreso dalla normalità con cui l’ho vissuta: sono felice di non andare nel panico nei grandi momenti o negli stadi importanti. Sul piano fisico anch’io ho avuto un problema alla gamba per cui ho avuto bisogno del fisioterapista come Sinner: non credo che sia comunque qualcosa di grave”.