Australian Open: l’interessante punto di vista di Bolelli e Vavassori su Sinner-Rune
Reduci dall’affermazione in due set ai danni di Pedro Martinez e Jaume Munar negli ottavi dell’Australian Open di doppio, intervistati da SuperTennis Simone Bolelli e Andrea Vavassori hanno analizzato il match di domani mattina alle ore 04:00 italiane che vedrà Jannik Sinner opposto a Holger Rune.
L’analisi di Bolelli
L’esperto bolognese ha, prima, parlato della dichiarazione del n. 1 al mondo sul bisogno di dormire molto durante la notte: “Io devo dormine almeno otto ore, se dormo meno il giorno dopo ne risento: è importantissimo per recuperare dopo un allenamento duro o dopo una partita. Se finisco tardi e non riesco ad addormentarmi subito e la qualità del sonno non è buona, la mattina dopo mi sveglio non totalmente riposato. La partita con Rune sarà dura per Jannik, ma lui è superiore a tutti: riesce a mantenere un livello di gioco alto e costante per 3 o 4 ore, mentre tutti gli altri dopo un po’ qualche calo lo accusano. Si conoscono bene perché hanno giocato qualche volta contro, ma secondo me Jan è una spanna sopra gli altri”.
L’opinione di Vavassori
Anche il torinese analizza l’accoppiata sonno/Sinner alla vigilia del match con lo scandinavo: “Io prima di addormentarmi scrivo sempre qualcosa; mi rilassa, è una mia routine, l’ho ideata con il mental coach e mi aiuta a mettere ordine nella mia testa. Durante i tornei scrivo di tennis e la sera prima delle partite metto su carta un po’ di idee, la tattica, gli schemi; gli altri giorni scrivo cose sulla vita, mi piacerebbe scrivere un libro, magari a fine carriera. Abbiamo visto Jannik da vicino in Coppa Davis a Malaga: in questo momento ha una forza mentale e una visione del gioco migliore di tutti gli altri. Rune fa più fatica, lo vedo meno solido, ha ancora molti alti e bassi, in campo spesso si arrabbia, sclera, è più umorale; Sinner, invece, è più costante e anche se le cose vanno male non fa una piega e rimane lì a giocare con un atteggiamento straordinario. Lo vedo sopra tutti gli altri, in particolare sul cemento, forse solo Alcaraz e Djokovic lo possono impensierire”.