Australian Open, Keys a cuore aperto: “Senza la terapia non sarei qui”
Alla soglia dei 30 anni, Madison Keys è, finalmente, riuscita a coronare il suo sogno di aggiudicarsi un titolo dello Slam, trionfando all’Australian Open, e non potrebbe essere più felice in conferenza stampa come riportato da SuperTennis: “Sono orgogliosa di me per essere tornata a questo livello e aver dimostrato di valere. Ogni cosa accade per una ragione e ciò che mi è accaduto mi ha costretta a guardarmi allo specchio. Quando ero molto più giovane lo Slam è stato spesso una barriera che separava il giudizio tra una carriera da campionessa o meno, ma nel mio percorso mi sono liberata di questo schema e avevo raggiunto un equilibrio, con o senza Slam, che mi permetteva di essere orgogliosa di me stessa. Questo mi ha dato la possibilità di andare in campo e giocare libera, fino ad alzare questo trofeo”.
Il coraggio di affrontare Sabalenka a viso aperto
La statunitense parla, poi, dell’atteggiamento in campo determinante per contrastare lo strapotere fisico di Aryna Sabalenka: “Una delle cose che mi rendono più orgogliosa è aver avuto il coraggio di battere una giocatrice come Aryna sul suo terreno, rischiando quando si doveva prima che lo potesse fare lei. Mi sono detta più volte di continuare a spingere senza pensare a quando sbagliavo”.
L’importanza della terapia per Keys
In ultimo, la nuova campionessa di Melbourne rivela un lato inedito della sua vita. “Da quando avevo 11 o 12 anni qualcuno mi diceva che avrei potuto vincere uno Slam e all’inizio era uno stimolo, qualcosa che faceva crescere la fiducia in me stessa, ma poi cresci e questo non accade, ci vai vicino senza, però, ottenere il risultato. E allora le cose cambiano: le aspettative cominciano a diventare un peso e può subentrare il panico. Ho avuto bisogno di un sacco di tempo in terapia: non solo in ambito sportivo e, se non lo avessi fatto, oggi non sarei qui. Lo stigma che esisteva verso coloro che si affidavano alla terapia oggi pian piano sta svanendo e la WTA sta facendo un ottimo lavoro nel metterci a disposizione in ogni torneo dei professionisti con cui parlare. Manterrò questa abitudine per il resto della mia vita”.