Tennis

Australian Open, il dramma di Rublev: “Non avevo più una ragione per vivere”

Drammatica confessione da parte di Andrey Rublev alla vigilia del suo esordio all’Australian Open
Andrey Rublev
Andrey Rublev (Getty Images)

Il n. 9 della classifica ATP, Andrey Rublev, è atteso da un esordio insidioso martedì all’Australian Open dove affronterà l’emergente brasiliano Joao Fonseca, vincitore dell’ultima edizione delle Next Gen ATP Finals, ma fanno più impressione le dichiarazioni rilasciate dal russo al The Guardian.

Il momento peggiore per Rublev dopo Wimbledon

Il russo ha rivelato di aver trascorso un periodo terribile dopo Wimbledon 2024: “Dopo Wimbledon è stato il momento peggiore che ho dovuto affrontare con me stesso. Non aveva niente a che fare con il tenni: aveva a che fare con me perché non trovavo più una ragione per vivere la vita. I pensieri nella mia testa mi stavano uccidendo, creando molta ansia, e non riuscivo più a sopportarlo”.

L’aiuto di Safin

L’ex numero uno al mondo, Marat Safin, gli è stato molto vicino nel momento del bisogno: “Prendevo pillole contro la depressione, ma non mi aiutavano per niente per cui ho smesso. Marat Safin mi ha aiutato molto e mi ha fatto capire tante cose e, poi, ho iniziato a lavorare con uno psicologo: ho imparato molto su me stesso. Anche quando non sono di buon umore o non mi trovo nel posto felice in cui vorrei essere, non provo più quella folle ansia di non capire cosa fare della mia vita. Puoi avere tutto nella vita, ma se c’è qualcosa che non va in te non sarai mai felice. Non mentirò dicendo che non voglio vincere uno Slam: è il mio sogno e farò tutto il possibile per realizzarlo, ma se vincessi uno Slam non credo che la mia vita cambierebbe: non mi sentirei più o meno felice“.