Australian Open, caso Djokovic: il giornalista si scusa dopo l’intervento del primo ministro
Dopo la plateale protesta di Novak Djokovic che aveva rifiutato l’intervista in campo a Jim Courier per boicottare Channel 9, la rete australiana che l’aveva insultato tramite un suo giornalista Tony Jones, arrivano le scuse dello stesso Jones per chiudere il caso.
Il pentimento di Jones
Il giornalista si è presentato in onda per cospargersi il capo di cenere dopo essersi offerto d’incontrare Nole per scusarsi faccia a faccia: “Sono qui per ribadire adesso le mie scuse davanti a tutti se le mie parole lo hanno offeso: mi sento di aver deluso i tifosi serbi. Non lo dico soltanto per cercare di tirarmi fuori dai guai o altro, mi spiace sinceramente per i fan serbi: se potessi tornare indietro nel tempo non lo rifarei, è stata una situazione sfortunata, un’angoscia personale per Novak e lo è stata anche per me, ma adesso la priorità è concentrarsi sul tennis”.
L’intervento del primo ministro
La polemica tra Djokovic e Jones era, ormai, diventata un caso nazionale con il primo ministro Anthony Albanese costretto ad intervenire sulla vicenda: “La devono risolvere tra loro, ma da parte mia penso che Novak Djokovic sia sicuramente un bravo tennista, su questo non ci sono dubbi, e ritengo che ci sia spazio per avere rispetto. Ho visto i commenti di Jones e abbiamo bisogno di più gentilezza, generosità e rispetto. Questo è ciò che le persone si aspettano”.