Australian Open, Bolelli e Vavassori alzano l’asticella: “Vogliamo il n. 1”
Intervistati da SuperTennis, Simone Bolelli e Andrea Vavassori sono l’emblema della felicità dopo aver raggiunto la finale del doppio maschile all’Australian Open per il secondo anno consecutivo: “Nel primo set loro hanno giocato alla grande, mentre noi eravamo poco incisivi al servizio, ma dal 2° set abbiamo alzato il livello di gioco, ci abbiamo messo energia e la chiave del match è stata proprio l’atteggiamento mentale. Abbiamo sempre lottato e abbiamo trovato la soluzione per portare a casa questa bella vittoria”.
Bolelli e Vavassori si sentono più pronti rispetto ad un anno fa
Gli azzurri credono fermamente nel titolo: “Ci presenteremo a questa seconda finale consecutiva più preparati a livello mentale. Lo scorso anno si trattava di una finale totalmente inaspettata. Eravamo 50 del mondo e avevamo rischiato di uscire subito dal torneo. Fu molto emozionante, ma non abbiamo saputo gestire al meglio le difficoltà avute nella gestione dell’attesa. Come accadrà anche sabato sera, giocheremo dopo la finale donne per cui non prima delle 22. Ci sono molte ore prima del match, una lunga attesa, e lo scorso anno per noi era tutto nuovo: questa volta di sicuro ci faremo trovare più pronti; è sempre una finale, ci sarà emozione, ci sarà tensione, ma sarà importante rimanere concentrati non solo sul gioco anche a livello emotivo. Non possiamo controllare tutto, certo, ci sono anche gli avversari (NdR Heliovaara e Patten) e sono fortissimi, ma di certo daremo il massimo. La chiave sarà essere aggressivi e servire bene“.
L’obiettivo per il 2025
Il romagnolo e il piemontese sentono di poter alzare l’asticella in questa stagione: “Il numero 1 è il nostro focus. Le premesse ci sono, non sono solo parole; ci sono i fatti, i risultati e questo ci dà fiducia. Il nostro livello è cresciuto moltissimo rispetto allo scorso anno. A parte qualche match girato male, abbiamo dimostrato di avere il livello per arrivare sempre in fondo nei grandi tornei. La stagione è lunga e sarà importante sapersi gestire bene; se riusciremo a rimanere a questo livello giocheremo un po’ meno e ci concentreremo solo sui grandi eventi per cui dovremo essere bravi a livello calendario”.