Tennis

Australian Open, Binaghi convinto: “L’Italia del tennis è la n. 1 al mondo”

Grande gioia per il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, Angelo Binaghi, dopo il trionfo di Jannik Sinner a Melbourne
Il presidente della FITP Angelo Binaghi
Angelo Binaghi (Getty Images)

Il terzo Slam vinto da Jannik Sinner in carriera ha mandato in estasi il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, Angelo Binaghi, che attraverso il sito della FITP ha espresso tutta la sua soddisfazione: “Una cosa è chiara: oggi nel tennis siamo la nazione più forte del mondo, siamo i numeri uno”.

I complimenti di Binaghi a Sinner

Il cagliaritano prosegue, poi, parlando delle imprese del nativo di San Candido: “Credo che sia stata la partita della consacrazione di un grande campione quale Sinner è. Lo sfidante, Zverev, che è un grande giocatore, ha detto la cosa più giusta durante la premiazione: Jannik è nettamente più forte di tutti, una spanna sopra gli altri”.

Il sogno del Grande Slam

Binaghi alza, poi, ulteriormente l’asticella degli obiettivi: “Ora ci sono altri obiettivi. Dovrà dimostrare di essere il più forte di tutti anche sulla terra battuta: gli Internazionali BNL d’Italia a maggio saranno una grande festa, potrebbero diventare un’apoteosi. Nessun obiettivo gli è precluso, compreso quello di vincere il Grande Slam. Ho sempre pensato che Jannik fosse in prospettiva molto più forte di Alcaraz e che il suo vero avversario sarebbe stato Zverev, temibilissimo soprattutto sulle superfici veloci. Oggi Jannik ci ha lasciato a bocca aperta, è un campione di livello nettamente superiore agli altri. Abbiamo vissuto un grandissimo inizio di stagione, come lo scorso anno e forse di più perché Lorenzo Sonego ha raggiunto i quarti, Lorenzo Musetti ha giocato ottimi incontri, i nostri ragazzi hanno perso partite importanti per pochi punti. Ripartiamo come nel 2024 e non era facile confermare la vittoria in singolare e la finale in doppio. I successi dell’anno scorso non sono stati il frutto di una serie di coincidenze straordinarie, ma hanno mostrato a tutti la nostra forza. Questo sarà il livello delle soddisfazioni che, come appassionati, avremo nei prossimi dieci o quindici anni”.