Australian Open, Berrettini cauto: “La stagione è lunga. Ora sono l’allenatore di me stesso”
Riparte da un pensiero alla Coppa Davis appena vinta Matteo Berrettini che, dopo il k.o. al 1° turno con Jordan Thompson a Brisbane, esordirà all’Australian Open contro Cameron Norrie: “La Davis mi ha dato consapevolezza, ma soprattutto gioia e orgoglio di aver portato un’altra volta la Coppa in Italia con un team pazzesco. Mi ha dato energia di fare bene e consapevolezza che il tennis è uno sport che ha bisogno di pazienza”.
Santopadre gli ha insegnato ad essere l’allenatore di se stesso
Il finalista di Wimbledon 2021 parla, poi, delle aspettative per la stagione appena iniziata ai microfoni di Sky: “Sto bene, vediamo come andrà qui, ma la stagione è lunga. Abbiamo lavorato tanto sulla risposta, sul dritto e rovescio in corsa, sul servizio per non essere prevedibile, sul fisico e la prevenzione degli infortuni. Ci sono tante cose e ho tanta voglia di farle, è un segnale positivo. Il mio ex coach, Vincenzo Santopadre, mi ha insegnato ad essere l’allenatore di me stesso. Durante le partite cerco di prendermi per mano e guidarmi tra le difficoltà e i momenti difficili”.
Berrettini non si fida di Norrie
Nonostante il suo primo avversario, Cameron Norrie, sia reduce da una stagione incolore, il romano non si fida: “Norrie? Sarà una partita difficile per tanti motivi: è uno Slam, non gioco contro di lui da tempo e nel 2025 ho, finora, disputato soltanto una partita. La voglia c’è, dovrò fare attenzione nei game al servizio e mettere pressione in risposta. La chiave di tutto sarà avere un atteggiamento positivo”.