Tennis

Australian Open 2025, il diario della giornata: 23 gennaio

Colori azzurri protagonisti anche nel giovedì dell'Australian Open in cui Jannik Sinner ha beneficiato di un giorno di riposo
Madison Keys
Madison Keys (Getty Images)

Tante emozioni nel giovedì di Melbourne concentrate nella seconda semifinale del singolare femminile tra Swiatek e Keys; di seguito, riassumiamo quanto appena accaduto all’Australian Open.

Promossa

Tutto facile per Aryna Sabalenka opposta alla sua grande amica Badosa alla quale lascia soltanto sei giochi, qualificandosi così per l’atto conclusivo del singolare femminile per il terzo anno consecutivo.

Bocciata

Alla prima semifinale in uno Slam, Paula Badosa sembra abbastanza lontana dal livello della n. 1 al mondo e, dopo una partenza incoraggiante, viene letteralmente travolta dalla bielorussa che le concede le briciole.

Rimandati

Vincono, ma per una volta non convincono Simone Bolelli e Andrea Vavassori, costretti agli straordinari dal tandem composto da Andre Goransson e Sem Verbeek, neanche ricompreso tra le teste di serie; considerato che i due azzurri hanno dichiarato di voler puntare alla prima posizione in graduatoria, alziamo anche noi l’asticella, rimandandoli con la speranza di vederli trionfare sabato in finale con le teste di serie n. 6 Harri Heliovaara e Henry Patten.

La delusione più grande

Quando si perde un incontro per dieci punti a otto nel super tie-break decisivo non si può che soffrire per alcuni giorni ed è quello che attende Iga Swiatek dopo il k.o. in volata con Madison Keys, sconfitta che le costa inoltre la possibilità di tornare al 1° posto della classifica mondiale.

Che sorpresa!

Alla soglia dei 30 anni, Madison Keys coglie una delle vittorie più belle della propria carriera, tornando in finale in un Major dopo più di sette anni dalla prima apparizione agli US Open 2017; il dritto della statunitense è tra i più efficaci dell’intero circuito, motivo per cui la Sabalenka non potrà assolutamente sottovalutarla in finale.

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