Australian Open 2025, il diario della giornata: 21 gennaio
Emozioni in quantità industriale nel secondo martedì dell’Australian Open che ci regala l’impresa compiuta dall’infortunato Novak Djokovic; di seguito riassumiamo quanto appena accaduto a Melbourne.
Promosso
Il tennista più solido del circuito è, senza dubbio, Alexander Zverev che, pur senza brillare eccessivamente, riesce ad emergere alla distanza, sfiancando il volenteroso Tommy Paul, costretto ad arrendersi in quattro set; tra Sascha e il primo titolo in uno Slam ci sono “soltanto” Djokovic e Sinner.
Bocciata
Sconfitta sorprendente per Coco Gauff che, dopo aver chiuso in modo splendido il 2024 con il trionfo alle WTA Finals di Riyadh, non va oltre i quarti di finale in Australia, sconfitta dalla rediviva Paula Badosa in due soli set.
Rimandata
Non ci fa una grande impressione Aryna Sabalenka che rischia seriamente di veder sfumare il tris a Melbourne nel duello con Anastasia Pavlyuchenkova; la 33enne russa getta, però, al vento un break di vantaggio per due volte nella frazione decisiva, permettendo alla n. 1 al mondo di qualificarsi per le semifinali di giovedì.
La delusione più grande
Sembra regredito Carlos Alcaraz che, dopo l’accoppiata Roland Garros/Wimbledon della scorsa stagione, non ha più trovato continuità di rendimento, passando da colpi bellissimi ad errori grossolani in diverse occasioni; perdere contro Djokovic, seppur azzoppato, non è, ovviamente, un disonore, tuttavia ci saremmo attesi una prestazione differente dall’iberico che si spegne, invece, alla distanza.
Che sorpresa!
Non ci sono più parole per definire la grandezza di Novak Djokovic: il campionissimo serbo mette a segno un’altra impresa memorabile, vincendo tre set consecutivi con Alcaraz su una gamba e mezzo dopo essersi infortunato nel parziale d’apertura. Quasi certamente lo Slam n. 25 non arriverà in Australia, tuttavia Nole se lo meriterebbe per una capacità di soffrire e di gettare il cuore oltre all’ostacolo con pochi eguali nel mondo dello sport.