Australian Open 2025, il diario della giornata: 20 gennaio
Era capitato soltanto nel 2022 che due azzurri raggiungessero i quarti dell’Australian Open nella stessa edizione ed è accaduto un’altra volta oggi con Jannik Sinner presente in entrambe le occasioni: tre anni fa con Matteo Berrettini, oggi con Lorenzo Sonego; di seguito, trovate il nostro consueto diario quotidiano che riassume quanto accaduto oggi.
Promosso
Aveva tutto da perdere Lorenzo Sonego nella sfida con il giovane statunitense Learner Tien in cui partiva favorito con la consapevolezza che una opportunità del genere non si sarebbe, probabilmente, ripresentata in futuro; il torinese non si fa spaventare dall’enorme pressione sulle spalle, liquida in 4 set l’americano e taglia il traguardo dei quarti in un Major per la prima volta.
Bocciato
Reduce da un ottimo percorso a Melbourne che l’ha visto eliminare due teste di serie del calibro di Stefanos Tsitsipas e Karen Khachanov, Alex Michelsen offre una prestazione modesta opposto ad Alex De Minaur, incassando una severa lezione.
Rimandato
Continua a non impressionarci Ben Shelton che, dopo aver superato un Lorenzo Musetti non al top, approfitta del ritiro di Gael Monfils in avvio di 4° set; la sensazione è che sia un avversario abbordabile per il nostro Sonego nel quarto di finale che i due tennisti giocheranno mercoledì.
La delusione più grande
Dispiace molto vedere Gael Monfils costretto a ritirarsi al termine di un grandissimo torneo in cui aveva appena eliminato il n. 4 della classifica ATP, Taylor Fritz, nel turno precedente dopo aver trionfato ad Auckland; gli auguriamo di rimettersi in fretta perché il tennis ha bisogno di un personaggio come il transalpino.
Che sorpresa!
Ha sette vite come i gatti Jannik Sinner che, sull’orlo del baratro nel 3° set del duello con Holger Rune, ritrova energie inaspettate dopo il medical time out per problemi di respirazione e con l’immagine delle sue mani tremolanti che fa il giro del mondo; la buona sorte aiuta il campione altoatesino che, nei quarti, troverà un De Minaur battuto nove volte in altrettanti confronti diretti.