Australian Open 2025, il diario della giornata: 19 gennaio
La seconda domenica dell’Australian Open non ha regalato incontri molto equilibrati, ma non sono comunque mancati i motivi d’interesse.
Promossa
Fa impressione il modo in cui Aryna Sabalenka travolge la giovane russa Mirra Andreeva, lasciandole la miseria di tre giochi dopo averci perso a sorpresa nell’ultima edizione del Roland Garros: la bielorussa vuole fortissimamente il tris all’Australian Open.
Bocciato
Non fa una gran figura Jiri Lehecka nell’ottavo di finale opposto a Novak Djokovic in cui sembra accusare un po’ di timore reverenziale nei confronti del 24 volte vincitore di Slam; il ceco si scuote un po’ soltanto quando si trova sotto di due set e un break nella terza frazione, però non riesce comunque ad allungare la contesa, arrendendosi al tie-break.
Rimandato
Primo set perso a Melbourne per Alexander Zverev che fatica più del previsto per sbarazzarsi del mancino francese Ugo Humbert; il teutonico rende merito al transalpino, tuttavia continuiamo a pensare che il n. 2 al mondo sia troppo passivo in campo, circostanza che potrebbe pagare cara dalla semifinale in poi.
La delusione più grande
Gli infortuni fanno parte del gioco e Jack Draper dimostra, purtroppo, di avere un fisico propenso a farsi male: dopo tre maratone consecutive arriva, così, un doloroso ritiro per il mancino britannico che non riesce a difendere le proprie possibilità opposto a Carlos Alcaraz, gettando la spugna al termine del 2° set.
Che sorpresa!
A 33 anni compiuti, Anastasia Pavlyuchenkova arriva tra le migliori otto a Melbourne, dimostrando di essere ancora competitiva ai massimi livelli; per la russa c’è, però, l’ostacolo Sabalenka nei quarti: andare oltre il traguardo appena raggiunto sarà molto complicato.