ATP Dubai: Bolelli/Vavassori all’ultimo respiro su Khachanov/Rublev. Andrey: “Con me non si sa mai…”
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Dopo la sconfitta di Lorenzo Sonego in singolare contro Stefanos Tsitsipas, da Dubai arrivano finalmente buone notizie per i colori azzurri grazie alla vittoria in doppio di Simone Bolelli e Andrea Vavassori: il romagnolo e il piemontese battono Karen Khachanov e Andrey Rublev con il punteggio di 5-7 6-3 16-14 dopo aver annullato un match-point ai russi nel concitato super tie-break decisivo in cui gli italiani hanno chiuso all’ottava occasione utile.
Rublev non si fida di se stesso
Dopo il trionfo di Doha, il moscovita cerca di tenere i piedi per terra come rivelato a Eurosport: “In Qatar sono stato davvero bravo mentalmente e non ho lasciato che la frustrazione prendesse il sopravvento. Ogni volta che sentivo che la frustrazione stava arrivando, sono riuscito a fare un reset e a ripartire per essere in grado di giocare di nuovo con la stessa intensità: è la cosa più importante. Ma con me, non si sa mai. Magari ricomincerò a lanciare tutto ovunque anche perché ho, già, provato molte cose che non hanno funzionato: ora sto tentando questa nuova strada”.
Il momento più difficile sembra alle spalle
Al media The National, il n. 9 della classifica ATP ha confidato il periodo terribile che sembra, ora, alle spalle: “Per diversi anni non trovavo la mia strada, non capivo cosa dovessi fare. Forse sembra un po’ drammatico, ma non trovavo una ragione per vivere. Dentro di me, ero completamente perso. È una cosa che magari può accaderti per due o tre mesi, ma quando dura uno, due, tre o cinque anni, non puoi più sopportarlo. Ora non provo più stress, non ho più depressione. Non sono né felice né triste: sono neutrale. Almeno ho trovato una base ed è già un inizio”.