Tennis

ATP Challenger Napoli, Darderi come Maradona: dribbla la domanda su Sinner

Grande appassionato di calcio, Luciano Darderi sogna di andare al San Paolo per Napoli-Milan anche per un motivo personale
Luciano Darderi
Luciano Darderi (Getty Images)

Impegnato nell’ATP Challenger 125 di Napoli, dove è la testa di serie n. 1, Luciano Darderi ha rilasciato una interessante intervista al Corriere dello Sport in cui rivela di essere un grande appassionato di calcio.

Darderi dribbla il caso Sinner

Innanzi tutto, il nativo di Villa Gesell si dimostra bravissimo nel dribblare la domanda sul caso di doping riguardante Jannik Sinner: “Sono al 100% sincero: non ho seguito la vicenda di Jannik così come la causa intentata dalla PTPA ai vertici del tennis. Di certo, se potessi rubare qualcosa a Sinner sarebbe la mentalità perché è impressionante: è sempre concentrato ed è fantastico vederlo in azione in campo”.

La passione per il calcio

Il tennista italiano svela anche di essere un grande appassionato di calcio: “Mi piacerebbe andare a vedere Napoli-Milan domenica sera anche perché significherebbe essere arrivato in finale. Spero di averne l’opportunità, ma dipende anche dai voli per Marrakech dove giocherò la prossima settimana. Se vinco il torneo di Napoli indosso la maglia di Maradona, promesso. Ero un grande tifoso di Diego, da bambino mio nonno mi portava alla Bombonera a vedere il Boca Juniors e si respirava Diego ovunque: vedevo i suoi video e mi caricavano, dai 12 ai 14 anni ascoltavo “Live is life” prima di ogni partita perché era la canzone su cui si riscaldava in quel famoso video”.

Le origine marchigiane

In ultimo, Darderi vuole chiarire che si è sempre sentito italiano: “Mio nonno era marchigiano e da bambino venivo qui in Italia e mi è sempre piaciuto giocare per l’Italia: ho cominciato con l’Under 10 e non mi sono più fermato. L’Olimpiade è stata una bella esperienza ed essere convocato per la Coppa Davis resta un mio obiettivo anche se difficile da raggiungere: si gioca sempre indoor e ci sono specialisti come Sinner, Berrettini, Arnaldi e Cobolli davanti a me”.