Arnaldi: “Sinner ha trovato stabilità, ma il mio idolo rimane Djokovic”
Dopo aver contribuito al trionfo azzurro di un anno fa con un punto determinante nella finale della Coppa Davis 2023 con l’Australia, battendo in tre set Alexei Popyrin, Matteo Arnaldi è stato costretto a vivere da spettatore la spedizione azzurra di quest’anno a Malaga con il capitano Filippo Volandri che gli ha preferito Matteo Berrettini e Lorenzo Musetti.
I complimenti di Arnaldi a Sinner
Intervistato da GQ Italia, il ligure ha avuto parole di grande elogio per Jannik Sinner, spiegando le chiavi del suo successo: “Jannik ha fatto un ottimo lavoro, riuscendo a mettere tutto nella giusta direzione. Magari gli altri anni non ci riusciva, pur essendo già fortissimo, e credo che la differenza quest’anno l’abbia fatta la capacità di aver trovato la chiave del suo gioco e una stabilità a livello mentale e personale”.
Ma l’idolo di Matteo rimane Djokovic
Il tennista preferito del n. 37 della classifica ATP rimane, però, Novak Djokovic: “Mi è sempre piaciuta la competizione, è una cosa che mi piace non solo nel tennis, ma nello sport in generale. Djokovic è il mio idolo sin da quando ero bambino: una delle partite che più mi hanno appassionato è la finale degli Australian Open del 2012 contro Nadal. Anche se ho una predilezione per il serbo, è impossibile non riconoscere che, non solo lui, ma anche Federer e Nadal abbiano fatto qualcosa di speciale e leggendario nelle rispettive carriere”.