Tennis

Alcaraz “schiavo”, Djokovic lo difende: “Il tennis porta via anni di vita”

Il feeling tra Carlos Alcaraz e Novak Djokovic ha spinto il serbo ad intervenire in difesa del collega
Novak Djokovic e Carlos Alcaraz
Novak Djokovic e Carlos Alcaraz (Getty Images)

Nella docuserie di Netflix dedicata a Carlos Alcaraz, il n. 3 della classifica ATP ha sottolineato di non voler diventare schiavo del tennis, frase che ha scatenato il dibattito sui social e non solo al punto che Novak Djokovic è intervenuto per dargli un po’ di sostegno in un momento complicato della sua carriera dopo l’infortunio che ha costretto l’iberico a rinunciare al torneo di casa a Madrid.

Per Djokovic il tennis porta via anni di vita

Il serbo comprende le ragioni del quattro volte vincitore di Slam: “Capisco che sia una parola forte, ma comprendo cosa intende. Il tennis è uno sport individuale e richiede il 100% delle tue energie fisiche, mentali ed emotive. È molto più che colpire una palla, ti porta via anni della tua vita, ma alla fine è una tua scelta. Sappiamo che ci sono persone in situazioni molto più dure, quindi non voglio sembrare arrogante. Siamo fortunati a fare ciò che amiamo“.

Da 4 a 12 Slam

Nole se la prende, poi, con il calendario: “Una delle difficoltà maggiori è la durata della stagione, la più lunga di tutti gli sport globali: inizia a gennaio e finisce quasi a dicembre. Con i Masters 1000 che durano due settimane, ormai abbiamo quasi 12 Slam all’anno. Può essere stancante e logorante, ma ci sono anche tante gratificazioni. È giusto riconoscere entrambe le facce. Capisco quello che ha detto Carlos anche se forse ha scelto un termine un po’ duro“.