Tennis

Alcaraz a cuore aperto: “Lavoro con una psicologa da 5 anni”

A Porto Rico per una esibizione con Frances Tiafoe, Carlos Alcaraz rivela il lato più intimo del suo carattere
Il tennista Carlos Alcaraz
Carlos Alcaraz (Getty Images)

Protagonista di un avvio di stagione dai risultati altalenanti, Carlos Alcaraz si trova attualmente a Porto Rico per disputare una esibizione con Frances Tiafoe prima di trasferirsi a Indian Wells per il primo Masters 1000 dell’anno.

L’importanza della psicologa

In una intervista a Molusco TV, il n. 3 della classifica ATP apre il proprio cuore: “Lavoro con una psicologa sportiva dal 2020. È stato chiaro per me fin dall’inizio che il livello mentale è una delle cose più importanti nel tennis e lei mi aiuta moltissimo. Anche la mia squadra e la mia famiglia mi aiutano a tenere i piedi per terra e avere chiaro il cammino che devo seguire. Io amo il tennis, è la mia vita, la mia passione, abbiamo chiaro in testa che ogni volta che scendiamo in campo è un dono per cui bisogna sfruttarlo nella maniera migliore possibile”.

Il lato negativo dei social per Alcaraz

Pur avendo circa 6,3 milioni di follower su Instagram, il tre volte campione di Slam non giudica molto positivamente i social: “Una cosa che ho capito è che non puoi piacere a tutto il mondo: quando le cose vanno bene è tutto meraviglioso, tutti ti danno una pacca sulla spalla, però quando ci sono momenti difficili, quando le cose non stanno andando bene, quando vanno male le partite o non vinci tornei, sui social è più facile commentare ed esprimere opinioni senza sapere quello che può far male a uno sportivo. Io conosco molti sportivi, tennisti, calciatori che hanno dovuto chiudere i social oppure sono dovuti andare dallo psicologo realmente perché i commenti li hanno condizionati”.

La sconfitta più dura alle Olimpiadi

Come sottolineato in più di una occasione, la finale per l’oro persa alle ultime Olimpiadi di Parigi con Novak Djokovic è stata dura da digerire: “Quello è stato un momento molto difficile perché a inizio anno mi ero ripromesso che l’obiettivo più importante della mia stagione sarebbe stato il torneo olimpico. Tenevo tanto a vincere la medaglia d’oro, ma questa necessità che sentivo alla fine si è rivelata nociva come spesso accade in casi del genere. In quel momento la negatività ha preso il sopravvento e sono scoppiato in lacrime: erano passati pochissimi minuti dalla fine della partita, non avevo ancora avuto il tempo di metabolizzare l’accaduto. A me arrivare secondo non piace per niente, sono super competitivo, o primo o niente, ma nel caso delle Olimpiadi anche arrivare terzo o secondo, mi dà un’emozione tremenda. Ecco perché dopo trenta o quaranta minuti era tutto passato”.

L’infortunio al braccio ha fatto tremare lo spagnolo

Carlitos spiega che l’infortunio avuto nel 2024 l’ha messo realmente k.o.: “Il mio peggior momento nel tennis? Il 2024 quando mi sono infortunato al braccio, ho perso molti tornei che avrei voluto giocare, soprattutto uno nel mio paese. E avevo moltissimi dubbi, non sapevo se sarei tornato a giocare come prima, se sarei guarito, passavano settimane e sentivo dolore. I medici mi dicevano: “In due settimane tornerai a giocare perfettamente”, ma non succedeva e questo mi generava molti dubbi. Non sapevo se sarei riuscito a usare il braccio destro come prima e tornei importanti si avvicinavano. Ho giocato a Madrid che era un torneo importantissimo, ma poi i problemi e il dolore sono tornati. È stato un mese e mezzo molto difficile”.

In amore è ancora single

In ultimo, Alcaraz parla della propria situazione sentimentale: “Sono single. Ho riso con gli amici quando, durante la stagione, 3 o 4 giocatori si sono fidanzati. Pensavo che fosse arrivato il mio turno, ma non ancora eheh”.