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Accordo Sinner-WADA, Swiatek si smarca: “Il mio caso è differente”

Iga Swiatek prende le distanze da Jannik Sinner, sostenendo che i due casi di doping siano differenti
Iga Swiatek
Iga Swiatek (Getty Images)

Dopo l’accordo tra Jannik Sinner e la WADA per una sospensione di tre mesi, Iga Swiatek può tirare un ulteriore sospiro di sollievo, essendosela cavata con un solo mese di stop, tuttavia la n. 2 al mondo tiene a sottolineare che i due casi di doping siano differenti.

L’opinione di Swiatek

Intervistata a Dubai dove sta disputando il WTA 1000, la polacca è lapidaria: “Sinceramente, non ha senso pensarci troppo perché ogni caso è diverso compresi i nostri due. Le persone paragonano il mio caso a quello di Sinner, tuttavia penso non ci sia alcuna connessione: ci sono fattori diversi, sostanze diverse. Ci sono anche sentenze e appelli diversi. Per i media è più facile descrivere questi casi collegandoli perché siamo come delle celebrità e in più giochiamo a tennis. Io cerco solo di attenermi ai fatti e di leggere i documenti: spero che alla fine il processo sia stato equo, ma cerco di non giudicare. Non lo so perché non ho parlato con lui, ma immagino che per Jannik debba essere stato un periodo difficile”.

Iga è stanca di parlare di doping

In ultimo, la nativa di Varsavia perde un po’ la pazienza: “La WADA non aveva nessun motivo per presentare ricorso nei miei confronti per cui ero abbastanza sicura di questo. Nel mio caso si parla solo di contaminazione e abbiamo individuato subito la fonte. Mi concentro solo su me stessa, il periodo di sospensione è stato qualcosa di irreale per me, non riuscivo a comprendere, ma è così che funziona. Sono stanca di tutto questo anche se non è passato nemmeno un anno e immagino che riceverò ancora tante domande, ma non mi interessa”.

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