Tennis

Accordo Sinner-WADA, Bartoli non ci sta: “Bizzarro che il presidente ATP sia italiano e Jannik torni a Roma”. Il titolo ironico dell’Equipe

Non si placano le polemiche fuori dall’Italia per l’accordo raggiunto tra Jannik Sinner e la WADA
Il tennista Jannik Sinner
Jannik Sinner (Getty Images)

A differenza di quanto accade all’interno dei nostri confini dove c’è un consenso bulgaro per la scelta compiuta da Jannik Sinner di accettare tre mesi di sospensione da parte della WADA, non mancano le polemiche in Francia dove la campionessa di Wimbledon 2013, Marion Bartoli, allude apertamente all’esistenza di un vero e proprio “sistema Italia“.

L’affondo di Bartoli contro Sinner

L’ex tennista francese non usa giri di parole alla trasmissione ‘Les Grandes Gueules du Sport’ su RMC: “Aveva una spada di Damocle molto più pesante sopra la testa perché all’inizio si parlava addirittura di due anni di sospensione. Bizzarramente, il presidente dell’ATP è italiano, e bizzarramente Jannik potrà riprendere a giocare a casa sua, a Roma. Quello che è fastidioso in questa storia è che sappiamo benissimo che ciò che conta di più per questi giocatori sono i tornei del Grande Slam e Sinner non ne perderà nessuno. I tornei che salterà non hanno alcuna importanza per lui. Sinner è una macchina da guerra sul cemento e gli restano soltanto Roland-Garros e Wimbledon da conquistare, ma sul cemento, da un anno e mezzo, è praticamente imbattibile. Per aver intervistato Jannik molte volte, quando gli poni delle domande, hai l’impressione che il ragazzo sia un santo e che non abbia fatto assolutamente nulla. Rispetto alla giurisprudenza che è stata fatta per altri sportivi penso solo che quanto accaduto sia un po’ pesante da digerire”.

Sempre in Francia anche l’Equipe non ha gradito i termini dell’accordo tra le parti, titolando: “Una sospensione su misura” in quanto il nativo di San Candido non salterà appuntamenti importanti durante la squalifica.