Quando Sanremo passa in secondo piano: stop al Festival per Alberto Tomba
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Sembra fermarsi nella settimana di Sanremo l’Italia. Tutta l’attenzione è rivolta verso l’Ariston, dove da ormai settantacinque anni va in scena a febbraio una delle kermesse canore più significative al mondo. Eppure, c’è chi con le sue gesta è riuscito a fermare per un attimo anche un evento quasi sacro come Sanremo.
Tomba più di Sanremo
Sono tanti gli sportivi, appartenenti non solo al mondo del calcio, che hanno lasciato un segno indelebile nell’immaginario collettivo italiano. Tra questi, uno di quelli le cui gesta più rimarranno nella memoria è sicuramente Alberto Tomba. Tra gli atleti italiani più importanti di sempre, lo sciatore ha vinto 50 gare di Coppa del Mondo e conquistato la Coppa nel 1995. Ma soprattutto vanno ricordati i due ori mondiali e i tre Olimpici. Risultati che spiegano come evidentemente a ogni gara dello sciatore bolognese fosse in grado di incollare milioni di persone davanti alla tv.
Tra tutte le gare, però, rimane indimenticabile quella che valse la medaglia alle Olimpiadi di Calgary del 1988. E la ragione, al di là dello strepitoso risultato sportivo, sta anche in ciò che accadde in contemporanea a Sanremo. In quel 27 febbraio all’Aristonera in programma la finale dell’edizione condotta da Miguel Bosé e Gabriella Carlucci, con tanti nomi di spicco in corsa per la vittoria. La Rai, che trasmetteva entrambi gli eventi, decise incredibilmente di sospendere la diretta della finalissima per trasmettere la seconda manche dello Slalom Speciale. Una scelta che premia: Tomba, terzo dopo la prima manche, inventa una discesa perfetta e vince il suo secondo oro olimpico. Le immagini staccano e vanno all’Ariston, dove tutti applaudono e festeggiano per un risultato storico e per un momento destinato a rimanere nella storia dello sport e del Festival, quell’anno vinto poi da Massimo Ranieri.