MasterChef, Canavacciulo non assaggia i piatti? Ecco la verità
Su TikTok è andato virale un video in cui lo chef e giudice di MasterChef, Antonino Canavacciulo, sembra non assaggiare realmente il piatto di una concorrente, ma far solo finta. Entrando maggiormente nel dettaglio, le immagini sono divise in due inquadrature: una prima in cui si vede il cucchiaio pieno, nell’altra invece viene in quadrato Canavacciulo portare alla bocca lo stesso cucchiaio che, però, sembrerebbe essere vuoto. Sui social è scoppiata la bufera, con molti utenti che hanno creato una teoria secondo la quale in realtà il programma sia solo spettacolo e non un vero e proprio talent di cucina. Una bufera che, però, trova in realtà la sua risposta in alcune parole di uno degli ex vincitori di MasterChef, Valerio Braschi, che si aggiudicò la sesta edizione.
Le tempistiche di MasterChef
Braschi, qualche tempo fa, intervenne ai microfoni del nel podcast Gurulandia, spiegando che in realtà i giudici di MasterChef assaggiano realmente il piatto, ma che in realtà tra l’assaggio e il giudizio passano quasi tre o quattro ore: «I tempi delle prove sono quelli. Quando vedi i piatti che vengono scoperti per essere poi replicati, davvero passano due secondi. Non sai cosa c’è sotto. Quando assaggiano i piatti passano tante ore, almeno 3 o 4. Ci dicevano sempre ‘fai una porzione in più, piccolina’ perché i giudici, quando si spengono le telecamere e noi usciamo, assaggiano e sanno dirti se un piatto è buono o no. I piatti si fanno freddi, ma loro assaggiano anche la piccola porzione che noi mettiamo da parte».
I giudici ti lasciano nella me*da
Lo stesso Valerio, nel corso della stessa intervista, svela anche la ragione dietro questa curiosa scelta, che giustificherebbe le immagini contestate con un semplice montaggio sbagliato, svelando che si tratta di uno stratagemma per permetterei ai fotografi di immortalare i piatti. Il vincitore della sesta edizione di MasterChef ha poi aggiunto: «Ci sta. È un bellissimo programma, non rappresenta la cucina però. Loro (i giudici, ndr) non ti aiutano, se possono lasciarti nella merda, ti lasciano nella merda. Il telefono te lo sequestrano, te lo danno quando esci. Per i dosaggi devi avere memoria, non puoi neanche parlare con gli altri. Ti dicono ‘il giorno che non girate, studiate’. Io non ho mai studiato».