MotoGP, Martin: “Voglio diventare una leggenda! Sul numero 1…”
Jorge Martin ha vinto il titolo mondiale, ha raggiunto l’obiettivo della sua carriera, quello di entrare nella storia del motociclismo scrivendo il proprio nome insieme a quelli dei vincenti. Lo spagnolo ha chiuso un capitolo e ora guarda avanti con l’obiettivo di non fermarsi più, ma di continuare a insistere, a spingere sull’acceleratore che, però, da quest’anno apparterrà a una moto differente. Dopo essersi imposto con la Ducati Pramac, dalla prossima stagione metterà salirà in sella all’Aprilia, diventerà punto di riferimento del team che condividerà con l’italiano Marco Bezzecchi, l’anno scorso con la VR46. L’obiettivo ora è quello di crescere insieme alla moto, di tornare alla ribalta con il sogno di diventare una leggenda di questo sport, non solo un vincente. Un obiettivo di cui Jorge ha parlato di recente ai microfoni di MotoGP.com, sottolineando il sogno di essere un giorno ricordato per le sue grandi imprese, prima di presentare la stagione che verrà con l’Aprilia.
Il sogno di Martin e l’avventura con Aprilia
«Voglio diventare una leggenda della MotoGP ed essere ricordato come un pilota fantastico, alla pari di Lorenzo, Pedrosa, Valentino e Marquez. La prima cosa da fare è capire qual è il vero potenziale della moto, perché a volte sono super veloci e imbattibili, altre hanno sofferto molto. Aprilia? Penso di poter portare una certa costanza, ma devo vedere prima di tutto dove mi trovo davvero. Sarà una grande sfida e non facile. Non ha senso pensare di vincere il Mondiale. Ma anche quest’anno non ho pensato a vincere sempre, il mio obiettivo era quello di migliorare ogni giorno. Lo stesso vale per il prossimo anno: siamo agli inizi e non sappiamo ancora a che punto siamo, ma vogliamo migliorarci ogni giorno. Se questo significherà vincere il titolo, allora lo accetteremo… Se dovessi finire quinto, andrebbe bene lo stesso».
Il numero #1 sulla livrea
Martin ha scalzato Bagnaia che, in occasione dell’ultima gara a Barcellona, ha strappato il suo numero #1 dalla sua Ducati per consegnarlo al nuovo campione del mondo. In tal senso, però, lo spagnolo non sembrerebbe ancora aver preso una decisione: «È una grande responsabilità indossare il numero 1. Non lo so ancora, perché non molti hanno difeso il loro titolo con questo numero. Ma se ho il numero #1 per un anno, allora posso decorare la mia casa con molte foto. Non mi interessa davvero se posso tenerlo in futuro. Ho due mesi per pensarci, lo vedremo a febbraio al primo test».