
L’ennesima gara gestita in maniera perfetta nella carriera di Marc Marquez. Anche il Gran Premio di Argentina si tinge di rosso, con macchia spunta di giallo per ricordare i colori della bandiera spagnola. Il 93 sulla Ducati si sta divertendo, è a suo agio, e si porta a casa la seconda vittoria consecutiva, la quarta se consideriamo anche le Sprint race. Primo a punteggio pieno si è già assicurato un bel margine da Bagnaia che, in quarta posizione, sperava di poter approfittare di una bagarre con il fratello Alex. Effettivamente, quest’ultimo si è dimostrato pilota eccelso nel condurre quasi tutta la gara, prima di commettere un errore in staccata a cinque giri dalla fine, spianando la strada alla vittoria di Marc che, dietro di lui, non attendeva altro che un episodio simile. Proprio l’otto volte campione del mondo, al termine della gara, ha commentato ai microfoni di Sky Sport la sua prestazione a Buenos Aires.
Mrquez sulla gara
«Il punto chiave era essere molto vicino ad Alex dalle curve 3-4. Durante la gara non riuscivo a superare, perché l’unico punto che vedevo così chiaro per sorpassare era la 5. In Argentina è difficile superare e se c’è tuo fratello davanti lo è un po’ di più, perché quando vai all’interno ed è un po’ più sporco inizi a fare locking davanti. La prima volta che ci ho provato sono stato un po’ troppo ottimista, ma dopo ho visto che ero un po’ più vicino e ho capito che dovevo lavorare meglio per essere nella linea giusta per farcela. Ho questa tranquillità di non dover dimostrare niente. Se le cose vengono bene, bene; se in qualche turno faccio fatica, faccio fatica; se sbaglio, sbaglio. Ho questa tranquillità e questo mi fa guidare molto bene, molto pulito. Mi sento a mio agio con la squadra. Siamo un team factory, ma non sento la pressione da team factory e questo mi aiuta molto».
Fratelli Marquez in lotta per il mondiale?
«Le due moto sono molto vicine. Alex sta guidando in maniera incredibile in queste prime gare. Si tratta più di guida che di moto. Stiamo guidando con un assetto molto simile, anche se ognuno ha una sua strada. Oggi ero un po’ più in difficoltà, ogni giorno dicevo che dovevo lavorare un po’ di più perché non ero perfettamente a mio agio in modo, non guidavo bene, non ero pulito. Ero più rigido che in Thailandia. Il tempo arrivava comunque, anche se non nel modo che volevo io. Volevo essere primo per tutta la gara, ma ho fatto un errore e Alex mi ha superato. C’è stato un momento in cui stava andando via, ma piano piano mi sono ripreso».