MotoGP

MotoGP, Bagnaia: “Vincere aiuta, ma il mondiale non è mai stato chiuso”

Le parole del pilota italiano dopo la sua prima vittoria stagionale in MotoGP
Francesco Bagnaia
Francesco Bagnaia (Getty Images)

Allontana le nubi Pecco Bagnaia. Lo fa vincendo lì dove era impronosticabile, ad Austin, la pista che più di tutte sorride a Marc Marquez. Il sorriso dello spagnolo però oggi è beffardo: prima il dominio per nove giri, poi la caduta quando era agevolmente in testa. Ne approfitta l’italiano, che centra la sua prima vittoria stagionale in MotoGP e a fine gara fatica a trattenere l’entusiasmo: «Sono davvero molto contento. Ho finito la voce da quanto ho urlato nel giro di rientro. Davvero è splendido tornare a vincere, soprattutto dopo un periodo difficile. Grazie al team che sta facendo un lavoro fantastico. Abbiamo chiuso un weekend davvero incredibile» le parole a caldo del pilota Ducati

L’analisi di Bagnaia

Entrando nei dettagli della gara, Bagnaia spiega così la strategia di non spingere la moto al limite: «Non avendo ancora il giusto feeling con la mia moto ho scelto di fare le cose con calma. In Argentina avevamo fatto dei passi in avanti, quindi abbiamo proseguito su quella scia. Il COTA era un ottimo banco di prova per lavorare sulle frenate. Il sorpasso su Alex Marquez, con quella staccata, conferma come con un anteriore simile possa sentire meglio il limite». 

Quindi un passaggio sulla caduta di Marc Marquez: «Oggi Marc ne aveva di più, ma avevo visto che i cordoli erano scivolosi. Li ho evitati accuratamente, specialmente quelli nei quali è caduto. Cos’ho pensato in quel momento? Ho pensato solo a staccare Alex ed a stare lontano dai guai. Non è stato facile perché aveva un buon ritmo ma, con il passare dei giri, ci sono riuscito».

Infine, il pilota Ducati rivendica il diritto a lottare per il campionato: «Devo essere sincero: vincere è quello che ti fa andare avanti. Quando lo assapori e non ci arrivi per un po’, ha davvero tutto un altro sapore. Ho capito tante cose da questo weekend. Senza dubbio mi manca ancora un pezzo. Anche se il COTA è sempre stata una pista ostica per me, abbiamo lavorato davvero bene. Siamo sempre migliorati e, senza dubbio, vincere qui ha un sapore fantastico. Ho sempre detto che sarei arrivato e vincere qui è un grande segno, conto di proseguire in questo modo anche in Qatar. Campionato riaperto? Non era mai stato chiuso».