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MotoGP, Bagnaia: “Io e Marc configurazioni diverse. Sul motore…”

Pecco Bagnaia è intervenuto al termine dei tre giorni di test a Sepang per fare il punto sulla nuova Ducati
Bagnaia, MotoGP
Bagnaia, MotoGP

In questi giorni abbiamo avuto il primo assaggio della MotoGP che sarà. Dopo una lunga attesa, che è valsa la vacanza per i piloti, ma tanto lavoro per i team e i meccanici. Nelle scorse ore sul circuito di Sepang sono andati in scena i penultimi test, prima dell’inizio del motomondiale in programma per il 28 febbraio. Test che sono stati l’occasione per vedere i miglioramenti delle moto e dare l’occasione ai piloti di iniziare a prendere confidenza. Tre giorni che si sono conclusi nel primo pomeriggio di oggi, quando Alex Marquez ha registrato il miglior tempo di tutti (1:56.493), appena sopra Pecco Bagnaia di soli +0.007, confermando i numeri dei test andati in scena a Barcellona al termine dello scorso mondiale. Circa mezzo secondo di meno rispetto all’altro Ducatista Marc Marquez. Quest’ultimo, però, ha registrato numeri migliori nei test gara rispetto al compagno di team che, intervenuto ai microfoni di Sky Sport, ha fatto il punto della situazione.

Bagnaia sulla simulazione di gara

«Sono stati tre giorni molto intensi perché avevamo tantissime cose da provare, siamo riusciti comunque a provarle tutte, quindi è stato molto positivo. Per poterlo fare abbiamo dovuto fare le due simulazioni tra me e Marc con due configurazioni diverse, giusto per dare più dati possibili e stiamo capendo più cose. Quindi è stato fondamentale riuscire a dividerci il lavoro, purtroppo Diggia non c’è, perché ci avrebbe dato una mano in tutto questo, ma ci siamo mossi secondo me in una direzione giusta. Avendo due configurazioni diverse, giustamente perché dovevamo dare dati, lui ho visto che è stato molto veloce, è stato molto costante, io purtroppo per via di una vibrazione ho dovuto rallentare giro dopo giro un po’ di più, ma tutto questo ci aiuta per andare avanti».

Bagnaia sul motore

«Tante cose di elettronica le abbiamo passate, il discorso motore secondo me ce lo porteremo fino all’ultimo giorno. Sarà una decisione da prendere veramente con molta cautela dal momento in cui sarà per due anni lo stesso e ancora oggi non siamo riusciti a chiudere il gap in frenata con la GP24, quindi questo è un discorso che porteremo avanti ancora per i prossimi test. Il nuovo motore per com’è nato a livello di erogazione ci spingerebbe a sceglierlo, però dobbiamo ancora fare le nostre valutazioni in Thailandia, dove il livello di grip è più basso. La GP24 ha una base fantastica, che funziona perfettamente. Il motore 2025 sembra avere un grandissimo potenziale, ma dobbiamo ancora capire tante cose».