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Moto GP, Martin shock: “Nel 2023 volevo ritirarmi!”

Martin racconta l'esperienza del 2023 e l'intenzione di dire addio al calcio dopo aver perso il mondiale contro Bagnaia
Martin, MotoGP
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Se lo gode questo straordinario momento Jorge Martin. Si gode la sua prima vittoria del motomondiale, l’essere diventato campione del mondo, davanti a un talento delle dimensioni di Pecco Bagnaia, superato in classifica di ben 10 punti. Il pilota spagnolo, che dal prossimo anno guiderà in sella all’Aprilia, si è conquistato un posto di diritto tra i grandi di uno sport che dopo l’addio di Valentino Rossi aveva vissuto un periodo di stallo e di rinascita, a caccia di nuovi idoli da trovare, di nuovi punti di riferimento capaci di entrare nella leggenda. Jorge Martin può rientrare tra questi, il pass per l’Olimpo lo ha strappato e ora sta a lui fare la strada giusta per raggiungerlo, superando tutti gli ostacoli che questo lungo circuito gli può presentare.

Eppure, la carriera di Martin non è sempre stata rose e fiori. Il nuovo numero uno in un recente passato è stato anche vicino a mollare tutto, a dire addio e fare altro nella sua vita, un passato che non è così lontano come si pensa e, stando a quanto si evince dalle sue parole, farebbe riferimento a quel 2023 che lo ha visto arrivare secondo alle spalle di Pecco Bagnaia, perdendo così ogni genere di stimolo e di speranza in vista del futuro. Un sentimento doloroso che, per fortuna, non si è rivelato forte al punto da spingerlo a mollare ma, anzi, è stato l’occasione per lavorare sodo e raggiungere solo un anno dopo un traguardo oggi storico.

Il racconto di Martin

«Dopo quanto avvenuto nel corso della passata stagione, a gennaio, ho iniziato a soffrire a livello mentale. Non volevo più correre. Si sono manifestate diverse paure. Non so perché, ma sono apparse. Avevo fatto una stagione incredibile ma non avevo vinto. Pensavo che forse non sarei mai stato veloce come nei mesi precedenti, oppure che non avrei mai vinto di nuovo, o che non avrei mai vinto un titolo. Ricordo di essere arrivato al test senza motivazioni. Ero veloce in pista, ma non avevo stimoli. Pensavo di star facendo solo il mio lavoro. Niente più. Mi pagavano, ma io mi sentivo come uno che stava facendo solo il compito assegnato. A quel punto mi sono detto ‘Ok, prendo lo stipendio, corro e andrò a casa a fine stagione».

Un insegnamento

Un’esperienza che è stata anche un insegnamento dal quale imparare per Martin: «Ritrovare quelle motivazioni è stata la chiave. Guardare non solo ai risultati finali ma anche al processo, godendomelo, ha fatto la differenza. Cercando di capire quanto avvenuto nel 2023 mi sono anche avvicinato alla fede. Penso che la lezione migliore sia vivere nel presente. L’ho detto parecchie volte. E alla fine, il passato è passato. La cosa importante è imparare dal passato e dal dolore».