Formula 1, Verstappen show: ipoteca il titolo a Interlagos in una gara pazza
Una gara pazza, destinata a rimanere nella storia della Formula 1. Per tante ragioni, a partire dal vincitore di giornata. È infatti Max Verstappen a vincere il Gran Premio del Brasile dopo essere partito dalla diciassettesima casella in griglia. Un briciolo di fortuna sì, ma non basta: c’è tutto il tocco del tre volte e – salvo sorprese – presto quattro volte campione del mondo.
Sorpresa pre partenza
Già prima dello spegnimento dei semafori arrivano le sorprese: il protagonista è guarda caso Lance Stroll che dopo aver costretto i meccanici a un super lavoro per rimettere in pista la sua Aston Martin si gira già durante il giro di formazione. Poco male, se non fosse per il fatto che il canadese dopo aver scampato il pericolo del muro abbia deciso di tuffarsi nella ghiaia per accorciare il tempo di rientro, rimanendo così impantanato. La partenza viene abortita ma la FIA non fa rientrare in pit lane le monoposto, così Norris riparte per un nuovo giro di formazione seguito da quasi tutti gli altri piloti di testa. Nelle retrovie dopo un’iniziale titubanza si accodano, ma arriva l’investigazione: Norris, così come Russell, Tsunoda e Ocon, sono stati convocati dai commissari dopo la gara per spiegare la violazione.
La partenza e il primo show di Verstappen
Dopo dieci minuti si parte davvero, con la pioggia che torna a cadere sul tracciato di Interlagos e Norris ancora una volta troppo lento: lo brucia Piastri, ma il protagonista è Verstappen che alla fine del primo giro è passato dalla diciassettesima alla decima posizione sorpassando anche Hamilton. Dopo dieci giri lo show di Verstappen è completato: sorpassato Piastri come un pilota doppiato e poi Lawson, salendo al sesto posto.
I pit-stop
Leclerc ha dato il via ai pit-stop sbagliando forse scelta, anche perché quattro giri più tardi un lungo di Hulkenberg ha regalato il regime di Virtual Safety Car. Tutti ai box tranne Gasly, Ocon e Verstappen. Ai box quindi anche Russell e Norris ma senza più regime di Virtual Safety Car e perdendo quindi posizioni importanti. La pioggia ha iniziato a cadere copiosa, la direzione gara ha fatto entrare la Safety Car. Ancora con velocità ridotta Colapinto ha distrutto la sua Williams costringendo i commissari alla bandiera rossa.
Il finale
Un vero e proprio affare per il trio Gasly, Ocon e Verstappen, che hanno cambiato così gomme senza pet-stop. Alla ripartenza Ocon ha mantenuto la sua posizione su Verstappen, Norris ha regalato la sua a Russell con un lungo. Il muro colpito da Sainz ha costretto però a una nuova Safety Car: alla ripartenza Leclerc è salito al quarto posto con un doppio sorpasso, mentre Verstappen ha superato Ocon. Una fase di difficoltà del monegasco lo ha relegato al quinto posto finale, mentre davanti Verstappen metteva a referto un giro veloce dopo l’altro. Al traguardo il successo dell’olandese odora di titolo iridato, come testimonia una gioia quasi inedita del pilota Red Bull. Gioia incredibile anche per Ocon, secondo, e Gasly terzo. Quarto Russell, quindi Leclerc, Norris, Tsunoda, Piastri, Lawson e Hamilton. A tre gare dal termine (Las Vegas, Qatar, Abu Dhabi) sono 62 i punti di vantaggio di Verstappen.