Formula 1, la stoccata di Hamilton: “Tanti parlano senza sapere”. E dopo le qualifiche…

Prima vittoria in Ferrari per Lewis Hamilton, che vince la Sprint Race del Gran Premio di Cina con una conduzione di gara magistrale, prima controllando e poi ingannando Verstappen e chiudendo quindi con sette secondi di vantaggio su Piastri, secondo dopo il sorpasso all’olandese. Per una Sprint da sogno, però, c’è anche una qualifica non esattamente entusiasmante con cui fare i conti. Al termine del sabato di Formula 1 a Shanghai il bilancio per il britannico è comunque positivo.
La stoccata post Sprint
Grande l’entusiasmo di Hamilton al termine della Sprint Race del Gran Premio di Cina di Formula 1. E non potrebbe essere altrimenti: «Mi sono alzato stamattina con una grande sensazione. Qui a Shanghai il clima è perfetto e il pubblico è stato semplicemente incredibile. Direi che la comunicazione con la squadra sta migliorando molto. Non va poi così male, direi! Dal primo giro mi sono sentito in sintonia con la macchina. In pochi giorni ingegneri e meccanici hanno fatto un lavoro eccezionale. Ho avuto una buona partenza, ho trovato subito tanto grip ma gestire le gomme è stata una vera sfida».
Poi, il pilota Ferrari si lascia andare a un’analisi di questo avvio di stagione: «La gara di Melbourne è stata difficile da digerire, non riuscivo proprio a trovare il feeling con la macchina e sembrava che ogni cosa andasse storta. Però sapevamo che il potenziale della vettura era ben superiore a quello che avevamo mostrato. In questo weekend ho modificato parecchie cose. Sto ancora cercando di capire a fondo il metodo di lavoro della squadra, come ragionano, come interpretano i dati. Ma qui tutto ha funzionato: la macchina ha risposto in modo fantastico sin dai primi giri». Ma non finisce qui: Hamilton si è tolto anche qualche sassolino dalla scarpa.
«L’esordio in Australia è stato tosto, ma sapevo che sarebbe servito tempo» ha ammesso il pilota Ferrari. Che poi ha continuato: «Tanti hanno parlato senza capire quanto sia difficile inserirsi in un team nuovo, costruire le giuste comunicazioni, trovare il feeling. Non è immediato e serve pazienza. Tanti blaterano senza sapere». Dura stoccata quindi da parte di Hamilton, che si scrolla di dosso anche ogni tipo di pressione: «Non avverto pressione. So cosa aspettarmi da una stagione come questa, così come so che i tifosi e la squadra vogliono vincere. Ma non si vince uno mondiale in un giorno: è una corsa di resistenza, una maratona. Servono progressi costanti, senza lasciarsi prendere dall’euforia. Godiamoci il momento, ma restiamo concentrati sul lavoro, sulle prossime qualifiche e su come crescere ancora».
L’analisi dopo le qualifiche
Lewis Hamilton è tornato poi a parlare al termine delle qualifiche in vista del Gran Premio di Cina di Formula 1 della domenica, che hanno visto la sua Ferrari chiudere quinta davanti a quella del compagno di squadra Charles Leclerc. «C’è margine, avrei potuto fare qualcosa di più. Penso di avere lasciato almeno un paio di decimi sul tavolo, ma non è stato semplice oggi trovare il giusto equilibrio della vettura. Abbiamo fatto alcune piccole modifiche, ma il bilancio non era quello che cercavamo. Alla fine è emerso un po’ di sovrasterzo, ed è lì che ho perso qualcosa nei punti chiave del giro».