Formula 1

Formula 1, Liberty Media sotto indagine negli USA: ecco perché

L’azienda che gestisce l'intera Formula 1 è finita nel mirino del Dipartimento della Giustizia statunitense: i dettagli
Greg Maffei
Greg Maffei (Getty Images)

È arrivata anche la conferma della diretta interessata: Liberty Media è sotto inchiesta da parte del Dipartimento della Giustizia degli Stati Uniti. L’azienda proprietaria del Formula One Group è finita nel mirino della giustizia dopo il rifiuto presentato nei confronti del team Andretti, interessato a far parte della Formula 1 come undicesima scuderia in griglia. La conferma, come detto, è arrivata dalla stessa Liberty Media per voce del CEO Greg Maffei, che ha spiegato: «È nostra intenzione collaborare pienamente con l’indagine e rispondere a ogni richiesta di informazioni». Il rifiuto nei confronti team Andretti era arrivato a gennaio dopo un attenta valutazione.

La scuderia, con il supporto di General Motors, vorrebbe ancora oggi tornare in Formula 1 con motori Cadillac, ma per ora è arrivata il secco no a causa di una competitività ritenuta insufficiente e di una incapacità di portare un valore aggiunto alla competizione. Andretti ha immediatamente espresso la propria delusione soprattutto per il linguaggio usato dai vertici della Formula 1, poi a maggio è arrivata la richiesta da parte di sei senatori statunitensi di indagare sulla vicenda. In attesa degli sviluppi, intanto, Andretti continua a lavorare sulla progettazione del monoposto assumendo anche nuovo personale, nella speranza che il Dipartimento della Giustizia possa aprire a nuove strade.