Formula 1, Leclerc non vuole arrendersi: “Credo nei miracoli”
Tutti sapevano sarebbe stata difficile, nessuno però immaginava forse quanto. A Maranello c’erano speranza e fiducia ma dopo due terzi dell’ultimo weekend stagionale di Formula 1 alle spalle aumenta il timore di non riuscire a centrare l’impresa. La Ferrari vuole lottare fino all’ultimo per il titolo costruttori, così come Leclerc ambisce ancora a superare Norris agguantando il secondo posto nella classifica piloti. Ma dopo le qualifiche la strada sembra tutta in salita.
Cosa è successo
Venerdì la prima batosta per Leclerc, costretto a cambiare il pacco batteria e quindi, a norma di regolamento, penalizzato di dieci posizioni. Ma non è finita qui per il pilota Ferrari che poi, oggi, durante le qualifiche non è riuscito a passare il Q2 a causa di un tempo cancellato per track limits. Il monegasco scatterà dal fondo, rendendo la rimonta complicatissima vista anche la doppietta McLaren davanti. Proprio il pilota del Cavallino, però, non molla.
Le parole di Leclerc
Prova a mandare un messaggio positivo Charles Leclerc. Al termine delle qualifiche, infatti, si è espresso così il monegasco: “Credo nei miracoli. Tutto questo ci rende la vita molto difficile, certo. Ma con una penalità di dieci posizioni in griglia sarebbe stato comunque difficile. Vedo l’opportunità di fare qualcosa di molto speciale e farò del mio meglio per riuscirci. Ci crederò fino alla fine, tutto può accadere». Poi, l’analisi della qualifica.
Per quanto riguarda l’eliminazione in Q2, il pilota Ferrari si assume tutta la colpa: «In Q2 ho sbagliato, posso dare la colpa solo a me stesso. Il mio obiettivo rimane lo stesso, ed è quello di vincere il Campionato Costruttori. Ci credo ancora come ieri, anche se sulla carta, ovviamente, sarà molto più difficile». Quindi, il punto sulla monoposto.
Non è dispiaciuto Leclerc del rendimento sul passo della sua Ferrari. Il monegasco, infatti, concludendo ha analizzato così gli equilibri in pista: «Il passo-gara è stato buono, ma la McLaren sembra essere molto più forte. Ma anche in questo caso abbiamo cambiato parecchio la macchina rispetto alle FP3, quindi credo che siamo andati nella direzione giusta. E se non altro, il nostro degrado degli pneumatici è migliore rispetto a quello degli altri. È vero, non ci sono stati molti aspetti positivi dalle FP1, ma la macchina è andata meglio e questo mi dà fiducia».