Formula 1, favola Antonelli: la FIA accoglie il ricorso, quarto all’esordio

Esordio migliore non avrebbe potuto immaginarlo Andrea Kimi Antonelli. Il pilota italiano, alla sua prima gara in Formula 1, fa registrare uno storico quarto posto al termine di Gran Premio che ha visto praticamente tutti gli altri rookie finire in barriera. Un attestato importante delle qualità del nuovo pilota Mercedes, ma anche una grande iniezione di fiducia per il giovane che ha riportato il tricolore in griglia. Un risultato ora cristallizzato dopo che la FIA ha tolto la penalità che aveva momentaneamente portato il pilota in quinta posizione.
Cosa è successo
Al termine della gara Andrea Kimi Antonelli, che aveva superato per quarto la bandiera a scacchi, era stato retrocesso in questa posizione a vantaggio di Alex Albon per una penalità di cinque secondi a causa di una presunta unsafe release. Il pilota Mercedes, infatti, era accusato di aver tagliato la strada alla Sauber di Hulkenberg in occasione dell’ultimo pit-stop. Il team ha però subito fatto ricorso, chiedendo di rivedere la penalità ai giudici di gara al termine del Gran Premio d’Australia. Ottenendo così la cancellazione della penalità e uno storico esordio per l’italiano in Formula 1.
Il comunicato
Ma perché i commissarihanno deciso di annullare la penalità inflitta ad Andrea Kimi Antonelli? Lo spiega un comunicato ufficiale della FIA: «Ci sono nuovi elementi, significativi e rilevanti. La Mercedes ha infatti fornito un video della telecamera on-board, che in precedenza non era disponibile. Queste immagini sono state scaricate dalla macchina solo dopo la gara. Dopo aver esaminato il nuovo video, oltre a un ulteriore video, precedentemente non disponibile ai commissari, e ripreso dall’elicottero, la Fia ha deciso di revocare la decisione precedente. La penalità inflitta all’auto numero 12 è rimossa e non sono necessarie altre azioni».
Il pilota Mercedes è quindi assolto e può festeggiare il quarto posto nel Gran Premio d’Australia per una ragione semplicissima, spiegata ancora dal comunicato: «È chiaro che Antonelli non è entrato nella fast lane se non dopo aver percorso una distanza significativa. Lo ha fatto dopo aver controllato il suo specchietto per valutare la distanza di sicurezza con l’auto di Hulkenberg. La telecamera mostra anche che c’era spazio sufficiente per passare in sicurezza i box della McLaren senza rischi per i meccanici».