Apoteosi Ferrari ad Austin. La Rossa domina il Gran Premio degli Stati Uniti grazie a un Charles Leclerc magistrale in partenza: dal quarto al primo posto in un paio di curve, merito della conoscenza e dello studio dell’avversario Verstappen, concentrato solo sul chiudere Norris e meno nel guardarsi dagli avversari. E allora il monegasco ne approfitta: inizia a martellare e non basta nemmeno la Safety Car dopo pochi giri per togliere la macchina di Hamilton dalla ghiaia per mettere in difficoltà il pilota Ferrari. Verstappen si incolla in partenza, ma la Rossa si dimostra imbattibile e Leclerc allunga.

Il podio e la corsa al titolo

Sainz chiude secondo completando la doppietta grazie all’undercut su Verstappen al 22esimo giro e a un ritmo forsennato. Con le Ferrari in parata verso la vittoria, l’attenzione si è spostata sulla lotta per il gradino più basso del podio tra Verstappen e Norris: al giro 52 il britannico sorpassa l’olandese, o almeno ci prova. Il sorpasso arriva infatti fuori pista, i giudici optano per cinque secondi di penalità. Il ritardo della sanzione e l’ingenuità Mercedes condanna l’inseguitore nella classifica mondiale: Max va sul podio e allunga a cinque gare dal termine della stagione.