Kings League, Marcolin: “Uno show imprevedibile! Su Santoro…”
La Kings League ha aperto i battenti. Il calcio segue una strada rivoluzionaria quando abbraccia questa competizione, volti storici di Serie A e Serie B si uniscono a giocatori sconosciuti ma dal grande potenziale tecnico e in grado di sostenere ritmi elevati come quelli che questo show vuole regalare. Emozioni infinite, tanta qualità e colpi di scena che nella prima giornata hanno portato a risultati clamorosi, come la sconfitta dei Boomers FC, di Fedez (presidente) e Marcolin (allenatore), contro i Gear 7, al termine di una partita che li ha visti in vantaggio fino a pochi minuti dal termine, prima di incassare due ammonizioni e restare in inferiorità numerica subendo la rimonta avversaria. Intervenuto ai microfoni di Radio Laziale, proprio Dario Marcolin ha introdotto la Kings League, analizzando la partita dei suoi ragazzi, per poi entrare nel merito della competizione e sottolinearne l’equilibrio e l’imprevedibilità.
Marcolin racconta la Kings League
«È una competizione in cui puoi vincere o perdere con tutti, ci sono delle regole che ti complicano o ti agevolano la vita. Noi vincevamo fino a pochi minuti dalla fine, abbiamo sbagliato uno shootout, ci hanno tolto due giocatori e abbiamo perso. In un attimo ti ritrovi dalle stelle alle stalle. Le regole si iniziano a imparare, diventano parte integrante del gioco. Per cui alla fine le fai tue. All’inizio tutti eravamo perplessi su queste regole, invece poi le abbiamo un po’ capite, dai. Non va pensato come se fosse calcio, ma come qualcosa di diverso, uno show».
Marcolin su Daniel Santoro e sulla corsa al titolo
«È forte. Il nostro numero 10. In squadra abbiamo anche Perotti, che l’altra sera ha fatto gol. Ci sono tutte squadre forti e il risultato non è mai scontato in Kings League, perché le carte che ci sono da giocare la rendono imprevedibile: c’è il rigore del presidente, puoi togliere un giocatore agli avversari, hai gli shootout, negli ultimi due minuti il gol vale doppio. Può capitare, come è successo a noi, che sta vincendo a pochi minuti dalla fine e perdi 7-5».
Le wild card e l’ipotesi Parolo
«Ogni squadra, inoltre, può portare tre ex giocatori. Il problema è che devi trovare quelli funzionali, quelli allenati, non troppo vecchi. La Kings League ha una prerogativa: corrono tutti! A rotazione posso portare Marco Parolo o giocatori così, però poi gli chiedi: ‘Marco, da quanto tempo è che non giochi?’ e lui ti risponde: ‘Eh Dario è da un anno e mezzo e sto giocando solo a Padel’, a quel punto ci devi pensare (ride, ndr)».