Kings League, lo sfogo di Mirko Cisco degli Underdogs: “Ma come fa a non essere rigore?”

Gli Underdogs cadono ancora e rimediano la quarta sconfitta consecutiva, che li condanna alla decima posizione in classifica dopo un inizio coi fiocchi, dettato da due vittorie in due partite. La sconfitta è stata travolgente, con un sonoro 0-7 da parte dei Black Lotus, ma c’è un episodio che avrebbe potuto invertire la rotta o rendere il risultato meno amaro.
L’episodio contestato
Sullo 0-3 per i Lotus, al 35′, c’è stata una punizione per la squadra di Cisco che poi ha sbattuto sul braccio di un avversario in barriera. Il direttore di gara è stato chiamato al VAR per un possibile calcio di rigore, che però non è stato assegnato in quanto l’episodio non è stato considerato sanzionabile e si è ripartiti da una rimessa laterale.
Come prevedibile, l’episodio è stato contestatissimo, sia durante la partita sia nelle ore immediatamente successive. Non solo per il possibile errore dell’arbitro, ma anche perché, come spiega lo stesso Cisco sul suo profilo social, sarebbe potuto essere un gol doppio che avrebbe portato il risultato sul 2-3. Inoltre, dopo appena tre minuti sarebbe scattata in automatico la regola del gol doppio, che, qualora fosse stato segnato dagli Underdogs, avrebbe permesso di rimontare sui Lotus.
Lo sfogo di Cisco
Queste le parole di Mirko Cisco, presidente degli Underdogs, sul suo profilo Instagram, in cui ha analizzato l’immagine del tocco di braccio: “Mi spiegate come fa a non essere rigore? Il difensore tutto scoordinato con entrambe le braccia larghe. Il tocco è con il braccio sinistro largo che aumenta il volume del corpo. La base del calcio”. E ancora: “Poteva influire sul risultato, con gol doppio vai su 2-3 e poi gol doppio dal 38. Ora rigore a parte, testa bassa e pedalare. Forza Underdogs!”