Kings League, le cinque sentenze dopo la quarta giornata

Emozioni, spettacolo, gol e sorprese nella quarta giornata di Kings League dove la prima sentenza è presto detta: non ci sono più squadre imbattute dopo soli 160 minuti di gioco. Tutte le squadre hanno perso almeno una partita e questo certifica l’enorme equilibrio che c’è all’interno della Kings League. Equilibrio che viene poi scombussolato dalla formula, dai giochini iniziali, dalle secret card e dai rigori presidenziali, altro aspetto cruciale di questa competizione. Alla quarta giornata abbiamo cinque squadre in due punti, nessuna imbattuta e solo i Caesar devono ancora trovare la prima vittoria stagionale. Volevate un torneo equilibrio e spettacolare? Eccovi serviti.  

I Gear7 sono la squadra con maggior qualità della Kings League

Non sappiamo se i Gear7 siano la squadra più forte di questa Kings League, ma Manuuxo ha incentrato la costruzione della sua rosa attorno a una sola parola: qualità. La qualità di Gelsi e Fran Hernandez, semplicemente illuminanti nella vittoria contro gli Underdogs, le letture di David Lopez e la sensazione è che i Gear7 abbiano ancora margini di crescita. Il resto lo ha fatto l’esordio in panchina di colui che si fa chiamare “allenatore costoso”, ovvero Pol Font, che dopo aver scontato le tre giornate di squalifica ha guidato i suoi al terzo successo nelle prime quattro giornate. E lunedì c’è la super-sfida con gli Stallions capolisti.

Gli Underdogs sono (troppo?) Picci dipendenti 

Che bomber Picci fosse uno dei temi più interessanti di questa Kings League c’erano pochi dubbi. Mirko Cisco ha affidato i suoi Underdogs a lui, dandogli le chiavi dell’attacco. Il sistema solare degli Underdogs è chiaro, tutto ruota intorno a Picci che è il finalizzatore di questa squadra. Le ultime due partite ci hanno però evidenziato quanto stia mancando il contributo dei compagni del numero 9, visto che nelle ultime due partite hanno segnato solo Picci (poker da favola con i Gear7) e Mirko Cisco che ha trasformato i due rigori presidenziali contro Stallions e Gear7. Se gli Underdogs vogliono puntare alle zone alte della classifica devono alzare il rendimento e forse Picci deve responsabilizzare di più i suoi compagni. 

Benvenuti Alpak! La cura Micheli funziona

Serviva esperienza e l’arrivo in panchina di mister Micheli ha fatto la differenza per gli Alpak. La prima vittoria contro i Caesar toglie pressione ai ragazzi di KFrenezy, che continua a litigare con il rigore presidenziale dopo aver preso il palo nell’ultima partita. Sfruttare al massimo le qualità di Rossi nei giochini iniziali, avere solidità difensiva con Marin al centro della difesa e capitalizzare al meglio le occasioni concesse dai Caesar che continuano a essere in difficoltà. Vittoria solida, da squadra vera per gli Alpak. La loro Kings League è iniziata alla quarta giornata. 

Le Zebras fanno sul serio

Partite in sordina con una sconfitta contro i TRM e una vittoria di misura con i Black Lotus, le Zebras di Luca Campolunghi hanno tolto la maschera mettendo sul tavolo la loro candidatura a squadra di vertice di questa Kings League. La formula è tanto semplice da raccontare, quanto complessa da costruire e valorizzare. Un portiere perfetto nella doppia fase come Instakeeper, capace di alzare il muro davanti la propria porta e di spaccare quella avversaria con il suo destro. Un dieci funambolico e decisivo come Berra, immarcabile nei giochini e in grado di inventarsi gol dal nulla anche nel sette contro sette. Una squadra pronta a sacrificarsi e sostenere questa formula aggiungendo talento e corsa per controllare la partita e infine la carta segreta, che tanto segreta non è. La freddezza di Luca Campolunghi nel trasformare i rigori presidenziali, elemento che ha fatto la differenza anche nella quarta giornata di Kings League. Messaggio inviato, battere le Zebras sarà impresa ardua per tutti.