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Kings League, la storia del torneo: dove nasce e come arriva in Italia

Tutto pronto anche in Italia per l'inizio ufficiale della nuova competizione che ha rivoluzionato il mondo del calcio
Gerard Piqué, la King’s League e lo spettro della XFL

La Kings League ha rivoluzionato il mondo del calcio aprendo di fatto una nuova era che lega lo sport più seguito al mondo all’intrattenimento. Se ormai all’estero è una certezza adesso il format di Piqué è pronto a sbarcare anche in Italia, precisamente il prossimo 3 febbraio 2025

Kings League, quando e dove è nata

La competizione ormai è nota: calcio a 7 che unisce dilettanti e professionisti nato da un’idea dell’ex campione del Barcellona Gerard Piquè che, una volta appeso gli scarpini al chiodo, ha deciso di intraprendere questa nuova e rivoluzionaria sfida che si è rivelata sin da subito un successo. Dopo la registrazione del marchio avvenuta il 1 gennaio 2023 a maggio 2024 nasce la Coppa del Mondo per Club e il campionato messicano con l’arrivo di un fondo americano da ben 60 milioni di euro. Il marchio diventa sempre più grande e alla fine anche l’Italia decide di entrare a far parte di questa nuova realtà. 

L’arrivo in Italia e il successo della finale all’Allianz Stadium

Il primo assaggio in Italia arriva il 18 novembre 2024 con l’annuncio ufficiale del campionato targato Kings e del Mondiale che si è concluso con la finale vinta dal Brasile all’Allianz Stadium, sold-out per l’evento. Uno spettacolo vero e proprio che ha visto tra i protagonisti Mahmood ma anche tantissime ex leggende del calcio come Buffon, Pirlo, Del Piero e Casillas. Il 5 dicembre 2024 è andata invece in scena la serata dei draft dove le 12 squadre partecipanti hanno scelto i 120 giocatori, tutti dilettanti, che andranno a formare il gruppo al completo. 

In merito ecco le parole di Franco Morelli, Manager Director della Kings League Italia: “One brand, one company: stesse regole per ogni competizione, così da essere facilmente riconoscibili in tutto il mondo. Le regole del gioco son ben più ampie perché noi non giochiamo solo a calcio, facciamo di più: creiamo contenuti, live e non solo. Siamo una pazza start up in cui personalmente credo veramente tanto, vedo la possibilità di fare un salto quantico rispetto a ciò che deve essere il nostro futuro”.