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Kings League, Er Faina segna il rigore presidenziale ed esulta come Del Piero

Il presidente dei Caesar incontenibile: mostra la linguaccia, poi grida “siiiiuuu” come CR7 e infine scarica la mitraglia come Batistuta
Damiano Er Faina, presidente dei Caesar, esulta dopo il rigore presidenziale segnato contro i Punchers
Damiano Er Faina, presidente dei Caesar, esulta dopo il rigore presidenziale segnato contro i Punchers

I Caesar c’hanno preso gusto: dopo sette sconfitte di fila, la formazione di Damiano Er Faina ed En3rix ha battuto prima gli Underdogs di Mirko Cisco 7-6 e poi i Punchers 6-4. Un doppio successo che permette ai rossoneri di agganciare a quota sei proprio la formazione dei PirlasV e rimanere in corsa per i play in di Kings League a due turni dalla fine nonostante ancora occupino l’ultimo posto in classifica.

Dal “Siiiuuu” di CR7 alla mitraglia di Batistuta: la folle esultanza di Damiano Er Faina

Protagonista della sfida contro i Punchers anche il presidente Damiano Er Faina che ha trasformato il rigore presidenziale. Liberatosi del costume da antico romano, si è presentato dal dischetto in tuta e con un destro centrale, toccato anche con il piede da Pol Lechuga, ha battuto l’estremo difensore avversario. Gioia infinita per lui che, mentre i suoi giocatori lo andavano ad abbracciare, ha esultato mostrando la linguaccia alla Del Piero, postando successivamente un collage anche sui social. Poi, mentre si dirigeva verso il proprio box, ha imitato CR7 e il suo “Siiiiuuu” e infine ha scaricato la mitraglia come un tempo faceva Gabriel Omar Batistuta.

Er Faina sul rigore presidenziale

Sui social, poi, il presidente dei Caesar ha commentato: “Ci siamo ancora. Ho aspettato il movimento del portiere, come i più grandi rigoristi della storia del calcio. Appena ho visto che si è mosso l’ho messa dall’altra parte”. Poi ammette: “Chiaramente non è vero niente. Avevo un’ansia, mi stava sudando pure la lingua. Sono arrivati tutti da me a dirmi ‘dai, contiamo su di te, ci servi’. Capirai. Io me ne volevo andare, volevo uscire. Sono partito piano, ho detto ‘magari lo confondo’, ho guardato tutto il tempo per incrociare, poi ho pensato la apro, non ci sono riuscito ma l’ho confuso. Bastava quello. Grazie amico mio dalla Spagna (riferito a Pol Lechuga, ndr), immenso il portiere. Mi mandi la via, manderemo un presente, un regalino sotto Pasqua”.