Atalanta, Gasperini: “Non siamo concreti, ma abbiamo creato!”

Ennesima sconfitta in casa per l’Atalanta di Gian Piero Gasperini. I nerazzurri al Gewiss Stadium cadono contro una grande Lazio, protagonista di una fantastica prova in fase difensiva – concedendo una sola occasione ai nerazzurri su cui è provvidenziale Mandas – e rendendo bene anche in fase offensiva, riuscendo a scardinare la retroguardia avversaria, salvatasi dal 2-0 solo con un grande Carnesecchi. Una partita che, intervenendo in conferenza stampa, Gasperini ha commentato esaltando però la prova dei suoi uomini e soprattutto la loro produzione offensiva, evidenziando però l’incapacità di trovare la via del gol.

La partita commentata da Gasperini

«Abbiamo attaccato con grande continuità contro una squadre forte e che sa difendere. Abbiamo fatto una prestazione di livello, ma se non segni vanifichi tutto. Poi capita uno scontro come quello che ha portato al gol e arriva la sconfitta. La Lazio non ha tirato molto, tranne qualcuna ripartenza nel finale. La squadra è stata veramente brava nel chiudere gli spazi e non far ripartire una squadra forte come la Lazio. Alcune situazioni non sembrano neanche pericolose, ma lo sono eccome perché invece di fare il passaggio al compagno lo fai all’avversario. La squadra ha avuto una grande pressione e ha giocato molto vicino nell’area degli avversari».

Il cambio di Lookman

«C’è stato un problema tra ‘Ede’ ed ‘Ade’. Doveva uscire Ederson ed è uscito Lookman, ormai era fuori. Se non fosse uscito si poteva rimediare».

La mancanza di concretezza

«In avanti non siamo più concreti, facciamo fatica a fare reparto, anche se secondo me tante situazioni, come ho detto, sono state pericolose. La squadra è arrivata tantissime volte nei pressi dell’area. Questo indica la pericolosità. Poi c’è la parata di Mandas su Retegui. I cambi sono fondamentali. La Lazio ha fatto un gol con un cambio, tutte le squadre utilizzano i cambi in attacco. Per noi in questo periodo della stagione è un problema, gli attaccanti sono i più sollecitati e quindi fanno fatica a restare sullo stesso livello per novanta minuti. Questo è il motivo per cui molte squadre, come la Lazio oggi, si caricano di giocatori offensivi».