Calcio

Supercoppa Italiana, Benitez dice la sua: “Atalanta e Inter daranno spettacolo”

Rafa Benitez ha parlato delle semifinaliste della Supercoppa Italiana, trofeo che ha vinto sulla panchina del Napoli
Gian Piero Gasperini, Atalanta
Gian Piero Gasperini, Atalanta

Rafa Benitez, allenatore attualmente fermo ma con grandissima esperienza, ha parlato alla Gazzetta dello Sport di quelle che sono le sue sensazioni per la Supercoppa Italiana, che partirà il 2 gennaio con la prima semifinale e si concluderà il 6 con la finale.

Sull’Inter e l’Atalanta

Giovedì apriranno le danze l’Inter e l’Atalanta ed è proprio su una di loro che Benitez punta per la vittoria non solo della Supercoppa, ma anche dello Scudetto: Quella che uscirà vincente da questa semifinale avrà qualche chance in più di prendersi la coppa. Lo suggerisce l’andamento di questi mesi. Saranno loro a giocarsi anche il campionato, ma è ancora presto per sbilanciarsi: sulla carta, leggendo gli organici, i campioni d’Italia hanno qualcosa in più ma la sfida promette divertimento”.

L‘Inter, tra l’altro, sembra aver ritrovato Lautaro, in difficoltà in questa prima parte di stagione, ma il suo rallentamento non ha comunque frenato i nerazzurri: “Thuram non ha mai perduto il gol, Barella è un centrocampista di spessore internazionale, Calha raffinato regista e potrei continuare ancora”. Ci sono elogi, però, anche per gli altri nerazzurri, quelli di Bergamo: “Peccato che nell’Atalanta non ci sia Retegui ma Gasperini ha sempre le soluzioni sorprendenti e vedo che De Ketelaere è esploso al fianco di Lookman, creando un tandem micidiale”.

Sul Milan e la Juve

Benitez ha parlato anche delle altre semifinaliste, il Milan e la Juve. Il Milan ha appena esonerato Fonseca in favore di Conceiçao, ma l’allenatore spagnolo non è d’accordo con le tempistiche della scelta: “Leggendo da lontano, mi sembra che la decisione fosse nell’aria: insolito a pochi giorni dalla Supercoppa”. Per quanto riguarda i bianconeri, invece, chiede pazienza: I programmi a media-lunga scadenza hanno bisogno di mesi. È chiaro che per un club e un ambiente abituato a essere protagonista, questa situazione lascia un sapore amaro. Ma bisogna credere in ciò che si fa. Certo, diventa una partita strana ora, però Juve-Milan è una classica e va guardata”.