Verona, Zanetti duro: “Magari guardano questa conferenza e danno di più…”
Il Verona deve ritrovarsi e, per farlo, ha deciso di andare in ritiro fino alla gara contro il Cagliari in programma venerdì 29 novembre alle 20.45. Gli ultimi due pesanti ko, 3-1 contro la Fiorentina e 5-0 contro l’Inter, hanno spinto la società a prendere provvedimenti con l’obiettivo di dare un segnale forte ai giocatori. Così il tecnico Paolo Zanetti, intervenuto in conferenza stampa, ha spiegato le motivazioni del ritiro: “Se il ritiro funzionerà lo sapremo solo dopo venerdì, di sicuro abbiamo usato tutto il tempo della giornata per pensare al nostro prossimo impegno, senza farsi distrarre da tutto il superfluo. Sto parlando alla squadra, così magari loro guardano questa conferenza e magari danno qualcosa in più“.
Zanetti: “Lancinante stare in ritiro ma…”
Un passaggio molto importante è quello che il tecnico fa sulla squadra: “Non ci sono giocatori contro di me o la società, bisogna dimostrare le cose con i fatti. Per me personalmente è lancinante stare in ritiro, non torno a casa da sabato con a casa una moglie e due figli che chiedono dove è il papà ma lo faccio perché questa missione è al primo posto e non ho paura di quello che sarà venerdì e cerco di fare il massimo ma per questo ho bisogno della squadra, poi si possono parlare di tutti gli aspetti tattici che volete ma bisogna sentire il fuoco dentro ed è questo che sta mancando perché altrimenti poi la gente va via e ci facciamo prendere in giro dai nostri tifosi, e a me questo basta anche per stare in ritiro fino a giugno”.
Zanetti e l’acceso confronto con i giocatori
Infine sul confronto che c’è stato tra lui e i suoi calciatori: “Ti confermo che è stato un confronto acceso, non ci sono botte, poi io penso che se succede vuol dire che qualcosa abbiamo dentro, che siamo uomini, ma non è successo assolutamente niente di grave”.