Serie A

Torino-Juventus, torna il derby della Mole: analisi e precedenti

Torna una delle grandi classiche del calcio italiano: di fronte due squadre che quest'anno hanno faticato più del previsto
Kenan Yildiz, Juventus
Esultanza Juventus (Getty Images)

La 20a giornata ripropone il derby della Mole, una delle grandi classiche del nostro calcio e contemporaneamente una delle sfide più sbilanciate del recente passato. Sabato 11 gennaio alle ore 18 lo Stadio Olimpico accoglie Torino e Juventus, due squadre che in questa stagione hanno mostrato la loro miglior versione solamente a tratti, accompagnandola al contrario a evidenti limiti sul piano della continuità di rendimento. I ragazzi di Thiago Motta vengono da settimana piuttosto complicate, nel corso delle quali dopo un ottimo inizio sono via via scivolati sempre più in basso in classifica assestandosi per il momento al quinto posto, a ben 12 lunghezze di distanza dalla capolista Napoli seppur con una partita in meno. La truppa di Vanoli invece si è in parte risollevata e naviga in acque tutto sommato tranquille: al momento i granata sono 11esimi e in ripresa dopo alcuni mesi decisamente complicati coincisi con la parte centrale del girone d’andata.

Due rose in difficoltà

Juventus e Torino sono due delle squadre che più hanno dovuto fare i conti con gli infortuni in questa prima a metà di campionato, avendo perso per strada fino al termine della stagione due leader come il difensore centrale Bremer (peraltro grande ex della partita) e il centravanti Duvan Zapata: da questi due stop, i bianconeri hanno iniziato a subire moti più gol e contemporaneamente i granata si sono scoperti sempre meno efficaci sul piano della produzione offensiva. Non è un caso, infatti, se solamente quattro squadre al momento contano meno gol realizzati in Serie A, con mister Vanoli che ha a questo proposito lamentato una mancanza di qualità all’interno della propria rosa dopo l’ultimo pareggio interno a reti bianche con il Parma. La Vecchia Signora convive invece da tutto l’anno con una grande quantità di problematiche fisiche e ancora adesso conta tra le proprie fila diversi giocatori convalescenti o comunque lontani dalla miglior condizione fisica come Douglas Luiz o Nico Gonzalez. E questo derby potrebbe perdere per strada altri protagonisti, come Samuele Ricci attualmente in dubbio per un fastidio muscolare.

Una derby senza storia

La Juventus negli ultimi tempi ha lasciato sì e no le briciole al Torino, in una stracittadina che ha messo di fronte due squadre dai valori tecnici sempre molto sbilanciati a favore dei bianconeri. Uno strapotere che si è convertito in uno score che parla da sé, con la Vecchia Signora che è infatti rimasta imbattuta in 36 degli ultimi 37 confronti con i granata nel massimo campionato, compreso il più recente del novembre scorso terminato 2-0 grazie alle reti di Timothy Weah e Kenan Yildiz che nell’occasione, peraltro, è diventato il terzo marcatore più giovane della Madama in questo incontro dopo Placido Borel e Bruno Nicolé, all’età di 19 anni e 189 giorni. L’ultimo successo del Torino nel massimo campionato risale invece al 2015, quando Matteo Darmian e Fabio Quagliarella ribaltarono il vantaggio iniziale di Andrea Pirlo per il 2-1 finale: da allora, 14 successi Juve e cinque pareggi per una striscia aperta di 19 risultati utili consecutivi. Un dato estremamente curioso riguarda infine i marcatori della Juventus nel derby della Mole: gli ultimi 15 gol bianconeri nelle stracittadine infatti sono stati realizzati da ben 15 giocatori diversi.

Juve, quanti pareggi. Il Torino in casa è un bunker

Analizzando più nel dettaglio i numeri chiave relativi alle due squadre, si scopre lato Torino una sorprendente solidità difensiva nei match casalinghi: come sottolinea infatti il noto portale statistico Opta, nelle ultime due stagioni (dal 2023/24) solo il Real Madrid (17) ha registrato più clean sheet interni rispetto ai granata (16 in 28 match) nei maggiori cinque campionati europei. La Juventus è invece l’unica squadra ancora imbattuta nella serie A in corso, ma è lontana dalle posizioni di vertice a causa dei moltissimi pareggi in cui è incappata in questo travagliato girone di andata: ben 11 in 18 partite, numero più alto finora registrato cinque principali tornei europei in corso nonché record storico di gare impattate per il club bianconero a questo punto del massimo torneo. Più in generale, la Vecchia Signora ha appena concluso un anno record per quanto riguarda i segni “X”: nel 2024 se ne contano infatti 21 in Serie A, un totale che in un singolo anno solare è stato superato soltanto dal Perugia che nel 1979 ne collezionò in totale ben 22.