Serie A

Torino, Cairo: “Futuro? Non scommetterei sulla mia permanenza…”

Urbano Cairo ha aperto alla cessione del Torino, rivelando di non essere certo della sua permanenza nella società Granata
Il presidente del Torino Urbano Cairo
Il presidente del Torino Urbano Cairo

Quale futuro per il Torino? Quale futuro per Urbano Cairo? Le voci di una possibile cessione del club granata stanno impazzando da giorni, con il numero uno della società che non si tira indietro, ma, anzi, conferma la possibilità di lasciare la presidenza. Un esito che in casa Torino accoglierebbero tutti di buon grado, con i tifosi che da qualche anno a questa parte hanno dato il via a una protesta che all’inizio di questa stagione ha raggiunto apici mai toccati in passato. Un esito a cui lo stesso Cairo ha aperto ai microfoni della Stampa, nell’intervista riportata nell’edizione odierna, ammettendo di non essere pronto a promettere di essere ancora alla guida del Toro nella prossima stagione.

Le parole di Cairo

«Se mi chiedessero di scommettere un euro sulla mia presenza qui anche tra dodici mesi, non lo scommetterei. Se hanno lasciato anche Berlusconi o Moratti… Se investire 100 milioni fosse garanzia di successo, li metterei. Ne ho già messi 72 di tasca mia, Pianelli ha vinto lo scudetto con 5 miliardi, dodici milioni di ora. E quando sono arrivato, ho fatto un aumento di capitale da dieci milioni. Il calcio, il suo sistema, la sua sostenibilità sono temi che hanno avuto, e hanno, un impatto diverso, molto, negli ultimi tempi, l’avvento dei diritti televisivi ha fatto saltare il banco…».

Il momento del Toro

Dopo un inizio di grande livello, che aveva visto il Torino volare nelle parti alte della classifica di Serie A, attualmente la squadra di Paolo Vanoli sta vivendo un momento complicatissimo, anche causa dei numerosi infortuni che hanno colpito la rosa Granata, tra quelli di Sanabria, Che Adams – ora recuperati – e soprattutto quello di Duvan Zapata che ha già concluso la sua stagione. Attualmente il Toro occupa la undicesima posizione, con quindici punti totalizzati in quattordici partite, ma soprattutto un bilancio di quattro sconfitte e un solo pareggio nelle ultime quattro uscite. Una situazione che inevitabilmente ha complicato ulteriormente il rapporto tra il tifo organizzato e il presidente.