Serie A

Serie A, Ranieri: “Roma, bene la reazione. Lazio come nel girone d’andata”

Le parole del tecnico dei giallorossi al termine della trentaduesima di Serie A
Claudio Ranieri, allenatore della Roma
Claudio Ranieri, allenatore della Roma (Getty Images)

Lazio e Roma si dividono un punto a testa nel derby della Capitale. Il  posticipo serale della trentaduesima giornata di Serie A si chiude con un pareggio stretto ai biancocelesti e quasi insperato invece per i giallorossi. Al termine del match Claudio Ranieri è intervenuto in conferenza stampa: queste le sue parole.

Dove poteva fare di più la squadra? Cosa le è piaciuto di più?

«Mi è piaciuta la reazione contro una buona Lazio, la voglia di non perdere la partita. Non mi è piaciuto il primo tempo, dove ci siamo abbassati troppo contro una Lazio che è sembrata quella del girone d’andata. Non mi è piaciuto come abbiamo arretrato il baricentro, c’è da contare il numero di occasioni e la Lazio ne ha avute di più».

Oggi si è vista la Roma o la Rometta?

«È stata la Roma, davanti c’era una grande squadra e anche noi stiamo facendo bene. C’è da riconoscere all’avversario la prestazione fatta, la Lazio ha avuto tre palle gol nitide noi solo una di Mancini. C’è stato un colpo di genio di Soulé, ma la Lazio ha avuto più occasioni da gol. Tenevamo troppo palla, un palleggio fine a sé stesso».

Un pensiero in stile Allegri? Può essere l’allenatore per la Roma?

«Il pensiero è quello, ma non è l’allenatore della Roma. Lo vedrete qui se troverà una squadra in Italia».

Ci spiega la scelta di Saelemaekers a sinistra?

«Volevamo due esterni alti, abbiamo provato a fare a sinistra con Saelemaekers e Pellegrini quello che abbiamo fatto all’andata con Dybala. Si sono però abbassati troppo, per questo poi ho avvicinato Pellegrini a Dovbyk e ho messo dopo Shomurodov per giocare a due punte. Quando entra mi spacca le partite, se gioca dall’inizio magari non succede e poi non ho cartucce da sparare».

Che caratteristiche deve avere il prossimo allenatore della Roma?

«Mi dispiace non poter rispondere, non risponderò mai più sul tema. Voglio solo un allenatore che possa guidare la Roma».

Ha cinque vittorie e un pareggio nel derby. Che emozioni le suscita?

«Quando si chiude il libro c’è tutto il ricordo, adesso come adesso penso che c’erano tre punti in palio e ne abbiamo conquistato solo uno. Alla fine per come è andata la partita sono contento, ma una sconfitta mi sarebbe dispiaciuta non per il mio record ma perché voglio ottenere il maggior numero di punti possibili per la Roma».

Nella lotta europea saranno decisivi gli scontri diretti o i punti con le piccole?

«Sono partite difficilissime, ogni partita è difficile perché ci sarà chi deve lottare per qualcosa di importante come noi e altri che devono lottare per restare in Serie A. Noi dobbiamo pensare una dopo l’altra, tutte le squadre creano insidie e sono ben organizzate. Dobbiamo spingere e vedere cosa è rimasto dentro di noi. Stasera non siamo stati particolarmente brillanti, ma abbiamo dato tutto».