Roma, la vera causa per cui i Friedkin non vogliono De Rossi
Dopo la sconfitta contro il Verona, la panchina di Juric è diventata rovente e secondo molti se la testa del tecnico croato non è ancora saltata è solo perché la Roma non ha ancora trovato un vero sostituto. A Trigoria si ragiona se puntare su un traghettatore in stile Ranieri oppure se ingaggiare un allenatore per un progetto a medio lungo termine. Sicuramente chi non tornerà ad allenare la Roma è Daniele De Rossi, nonostante il suo contratto fino a giugno 2027.
Perché i Friedkin non vogliono De Rossi?
I motivi sono principalmente 3:
- Richiamare De Rossi significherebbe fare un passo indietro e ammettere di aver sbagliato. Cosa che gli orgogliosi Friedkin non sono neanche lontanamente disposti a fare;
- De Rossi è amato dai senatori giallorossi (vedi Mancini, Pellegrini e Dybala) che si sono opposti fin da subito al suo esonero, ma la società vuole limitare il potere dello spogliatoio:
- Voci di corridoio parlano di alcuni spifferi arrivati alle orecchie dei Friedkin su alcuni commenti fatti da De Rossi, forse nell’ultimo infuocato confronto con l’ex CEO Lina Soulokou.
Queste sembrano essere le cause che hanno creato una frattura insanabile tra capitan Futuro e la società giallorossa. I nomi che circolano in queste ore, oltre al romantico ritorno di Ranieri, sono quelli di Mancini e Terzic, ma nelle ultime ore la Gazzetta dello Sport ha parlato di contatti anche con Paulo Sousa (ma in quel caso andrebbe pagata una clausola per liberarlo dallo Shabab Al-Ahli) e Lampard.