Serie A

Napoli, Conte: “Cca’ nisiciun’ è fesso, ci vogliono mettere pressione…”

In conferenza stampa il tecnico del Napoli, Antonio Conte, ha presentato la partita di venerdì contro il Como
Antonio Conte, Napoli
Antonio Conte, Napoli

Il Napoli è chiamato a dare il massimo e confermarsi contro un Como in grande crescita. La squadra allenata da Antonio Conte nella gara in programma venerdì alle 18.30, presso lo Stadio Diego Armando Maradona, cercherà di strappare tre punti per stabilizzarsi al primo posto in campionato in solitaria. Un compito da assolvere per il tecnico pugliese, intervenuto oggi in conferenza stampa.

I prossimi impegni

«Tutte le gare sono difficili, soprattutto per noi che abbiamo intrapreso questo percorso, vincere sarebbe importante, ma affrontiamo una squadra tra le più difficili per tanti motivi, forma, autostima, ma ci stiamo preparando bene. La pressione è una cosa che comunque dobbiamo abituarci ad avere sempre, io la sento sempre, dobbiamo averla dentro di noi per i 3 punti, fa parte di un percorso sulla mentalità, quella sana pressione, anche la sana paura che ti fa alzare il livello e l’attenzione, non ti fa giocare presuntuoso, stiamo lavorando anche su questo e spero che questa pressione ce la porteremo fino alla fine e dovremo abituarci, deve essere una pressione positiva, tappandoci anche le orecchie su quello che si dice intorno. Qualche furbetto ce la vuole mettere da fuori, per coprire la propria squadra, ma fa parte del gioco. La storia insegna che gli Scudetti vengono vinti dalla storia, il valore patrimoniale della rosa ed il monte ingaggi, salvo rarissime eccezioni. Quando sento chi vuole mettere pressione su di noi… qualcuno ha voluto la bicicletta ed ora deve pedalare, a Napoli si dice Cca’ nisiciun’ è fesso».

La crescita dei giocatori

«Il giocatore dopo l’esperienza con me sarà migliore, non penso di essere presuntuoso, ma parla la storia. Io so quello che do, cosa trasferisco, con quale passione, i giocatori apprezzano e si aprono. Su Amir il discorso è particolare, dissi subito i numeri difensivi in conferenza, ma anche che non poteva essere colpa dei difensori aver preso 48 gol, ma dell’atteggiamento di tutti, si difende insieme. Nell’esaltare l’aspetto difensivo di alcuni singoli dico ora che bisogna esaltare i centrocampisti, gli esterni, gli attaccanti, tutti ripiegano ed aiutano. Bisogna esaltare la fase difensiva così come quella offensiva che parte da dietro, tutto deve funzionare. Io non ho mai visto vincere squadre super-offensiva senza difendere… di solito gli Scudetti lo vincono le miglior difese, poi gli attacchi possono essere i primi o i secondi. Lukaku? Sta lavorando, inizia a fare gli stessi carichi dei compagni, poi ha bisogno di lavoro specifici perché la sua macchina è diversa da tanti altri, ma ora inizia a stare in buona condizione, è integrato alla perfezione e per me in campo è uno che al di là di tutto sposta sempre gli equilibri».